Titolo: La catastrofica visita allo zoo
Autore: Joël Dicker
Casa Editrice: La nave di Teseo
Anno di edizione: 2025
Pagine: 272
Prezzo: 20 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Finalmente Joel Dicker è tornato in libreria!
Ci ha appassionato con “La verità sul caso Harry Quebert”, da cui è stato tratto anche una altrettanto apprezzata miniserie tv. C’è stato poi “Il caso di Alaska Sanders” passando poi per “Un animale selvaggio” che è stato anche il libro più venduto in Italia nel 2024. E tutti ci stiamo domandando: riuscirà quest’ultimo romanzo a superarlo?
Senza dubbio ancora una volta Joël Dicker si conferma essere tra gli autori di Thriller e noir più amati in Italia e non solo grazie alla tensione crescente che si respira pagina dopo pagina, dall’intreccio fitto e ben costruito e che lo hanno portato ad essere considerato lo scrittore più apprezzato e seguito della narrativa contemporanea.
E anche in questa sua ultima creazione non delude. Lo stile narrativo rimane brillante e diretto e una scrittura semplice e diretta, tanto da catturare il lettore fin dalle prime pagine grazie a una tensione narrativa magistralmente creata, trasportando in un mondo parallelo fatto di misteri, indagini e rivelazioni inaspettate, elementi comuni a tutti i suoi romanzi. In questo caso i temi affrontati sono la democrazia, l’inclusione, i rapporti tra genitori e insegnanti… temi universali che portano ognuno a una profonda riflessione.
Il tutto corredato da un forte appello all’inclusione, alla rivendicazione della diversità come risorsa.
La storia si apre alla Vigilia di Natale durante una visita scolastica presso uno zoo. Tutto normale se non fosse che ben presto questo semplice contesto si trasforma in una vera e propria catastrofe. Quale? Non viene svelato subito ma lo si scopre solo continuando a leggere capitolo dopo capitolo grazie a una successione di avvenimenti finiti male che hanno portato alla fatidica catastrofe da cui prende il titolo. Solo molti anni dopo, sarà la stessa Josephine, diventata ormai adulta, che decide di raccontare in un libro cosa accadde durante quella visita allo zoo. Non un semplice incidente ma un intricato assemblaggio di eventi che hanno fatto prendere alla storia una piega imprevedibile.
Questo libro può essere definito come un’avventura per ragazzi ma anche una riflessione sociale per gli adulti, che si incontrano proprio in questo romanzo che rappresenta un terreno fertile per il dialogo e il confronto. Sicuramente un libro che si differenzia da quelli a cui ci ha abituato ma che altrettanto certamente non delude le aspettative. E sì, per chi se lo stesse domandando… anche qui c’è un’indagine, un enigma da risolvere!
Ma per chi è curioso… ecco un piccolo spoiler… ovviamente solo della trama generica…
Il romanzo si apre con “Anni prima”, quando i locali della scuola per bambini speciali sono completamente allagati e inagibili. Cosa fare dunque? Tutta l’allegra e bizzarra combricola si trova a dover andare nelle classi della scuola accanto, dove studiano i bambini “normali”. Eccoli, quindi, alle prese con il mistero di chi ha volontariamente allagato la scuola e che vogliono risolvere partendo dal “movente” ma anche ad aver a che fare con i nuovi compagni di scuola.
La narrazione prosegue tra una catastrofe e l’altra perché, si sa, le catastrofi non arrivano mai da sole e, dopo l’allagamento della scuola, c’è stata la presentazione in aula magna, quindi alla lezione di ginnastica, quella sulla sicurezza stradale, alla rissa con Babbo Natale Schiaffone, alla scoperta di un testo teatrale, poi alla sconcertante recita scolastica che, di fatto, ha anticipato la fatidica catastrofica visita allo zoo.
Un libro che diverte in quanto i bambini “speciali” con le loro stramberie, si alleano tra di loro per scoprire il colpevole dell’allagamento, guidati da una nonna che li affumica ogni volta con le sue sigarette ma che risulta utile in quanto amante delle serie tv poliziesche. Ci sono anche un capo dei pompieri totalmente inaffidabile, un Babbo Natale drammaturgo e un poliziotto che se ne va in giro con il camice d’ospedale con tanto di deretano scoperto.
Un Dicker ironico, che punta molto sull’umorismo in un confronto tra ragazzi e adulti dove, a uscirne vincitori sono proprio i primi.
Ecco, quindi, un libro che può essere letto da tutti, senza distinzioni o esclusioni che, a mio parere, è anche il più bello e coinvolgente tra quelli che ha scritto!
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Per questo romanzo che è sì un giallo ma che sviscera anche tematiche importanti su cui riflettere, ecco un vino che gli tiene testa ma anche un po’ scanzonato… perché il sorriso rimane per tutta la lettura grazie all’umorismo dello scrittore e che rende la lettura piacevole e non pesante.
Lo Spatburgunder “Calx” di Weingut Mann è un Pinot Noir prodotto in maniera artigianale, senza aggiunta di solfiti e tramite fermentazione spontanea. L’amore che la cantina prova per la Borgogna è evidente dalla leggerezza, morbidezza del vino, che allo stesso tempo è intenso, profondo: una fine espressione del territorio. Dal calice sprigionano aromi di frutti rossi e neri, poi spezie come cannella e anche tabacco, a indicare una lunga maturazione in legno. Morbido e rotondo, la leggerezza inganna al primo sorso facendo credere di trovarsi di fronte a un vino semplice, ma basta dare tempo e, con ogni nuovo sorso, si scopre una nuova sfaccettatura.
Azienda: Weingut Mann
Vino: Spatburgunder Calx
Annata: 2021
Vitigni: Pinot Noir 100%
Tipologia: Rosso
Gradazione: 12%
Temperatura di servizio: 16/18 °C
Vista: Rosso rubino scarico
Olfatto: Frutti rossi come ciliegie, ribes, poi more, spezie come cannella e tabacco
Gusto: Setoso, rotondo e morbido, di grande persistenza e mineralità
Abbinamenti: Un Pinot Nero da abbinare a preparazioni non eccessivamente saporite come le tradizionali königsberger klopse, delle polpette di vitello condite con una salsa a base di burro, farina e brodo vegetale.

