Titolo: Fuga dall’inferno
Autore: Clive Cussler
Casa Editrice: Longanesi
Anno di edizione: 2025
Pagine: 480
Prezzo: 19,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Che io sia una fan sfegatata di Clive Cussler è ormai risaputo. Non ho perso nemmeno uno dei suoi romanzi… e vi assicuro che ne ha scritti molti1 Perché? Innanzitutto, perché i suoi romanzi, sebbene le tematiche e la struttura narrativa siano più o meno quelle, ma non sono mai scontati, mai banali bensì frutto di grande conoscenza e passione.
Non c’è libro che non ti coinvolga, che non ti risucchi in una avventura all’ultimo respiro e che non ti faccia amare i temerari protagonisti. È vero che io ero follemente innamorata di Dirk Pitt, ma anche gli altri indomabili e avventurieri protagonisti non sono da meno.
“Fuga dall’Inferno” è l’ultimo romanzo e, anche in questo caso, non sono rimasta delusa. Un’altra avventura ricca di suspence, azione e mistero, ambientata in un contesto di mistero e azione. Proprio come ci si aspetta da Clive Cussler, la trama combina elementi di avventura, tecnologia e un pizzico di storia, offrendo al lettore una narrazione coinvolgente e ben strutturata.
La trama si snoda attorno a una operazione segreta ed estremamente pericolosa, con dei personaggi ben tratteggiati e caratterizzati che si destreggiano tra rischi estremi e situazioni ad alta tensione.
Lo stile di scrittura è dinamico, veloce, ma non lascia indietro descrizioni dettagliate che permettono di entrare nelle vicissitudini, nella storia e mantenere anche alta l’attenzione fino alla fine, senza cali e senza intoppi.
Sicuramente questo è un libro adatto a chi ama i romanzi d’azione… e qui ve l’assicuro non manca, ma anche con un pizzico di tensione, mistero e un ritmo serrato. Si passa dalle profondità marine al Massico dei cartelli, passando per basi segrete e scenari internazionali, l’avventura riesce così a mantenere un ritmo serrato e scenograficamente coinvolgente. Ovviamente non offre radicali svolte nel genere, ma chi ama lo stile di Clive Cussler non rimarrà deluso.
Il protagonista di questa avventura è Juan Cabrillo, comandante dell’imbarcazione mercenaria Oregon e la storia inizialmente si incentra sul tentativo di catturare il capo di un cartello messicano. Ma quella che sembra essere una operazione di “routine” presto invece degenera e un membro dell’equipaggio dell’Oregon viene ucciso portando Cabrillo a lasciarsi sopraffare dalla vendetta, punto che aggiunge alla narrazione anche intensità emotiva, trasformando la battaglia in qualcosa di più profondo e personale.
Ma, chi conosce i romanzi di Clive Cussler sa bene che la narrazione tende sempre a diventare più complessa rispetto a quello che sembra a una prima occhiata. E infatti, dietro al traffico di armi e droga c’è un pericolo ben più grande: una organizzazione chiamata Pipeline, una dinastia criminale che ha ereditato un’arma di distruzione di massa in grado di sterminare città intere. E il tutto si trasforma in men che non si dica in una corsa contro il tempo per impedire una catastrofe globale e senza eguali.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Quale miglior abbinamento di un vino invecchiato nove mesi in botti di rovere francese. Realizzato con ingredienti semplici ma che permettono di ottenere un risultato eccellente. Un Pinot Nero espressivo e intrigante, capace di conquistare qualsiasi palato sin dal primo sorso.
Azienda: ROCO Winery
Vino: The Stalker
Annata: 2021
Denominazione: Willamette Valley Pinot Noir AVA
Vitigni: pinot noir 100%
Tipologia: Rosso
Gradazione: 14%
Temperatura di servizio: 16/18°C
Vista: Presenta un bel rosso rubino all’occhio.
Olfatto: Note floreali di violetta aprono l’ingresso al naso, poi caratterizzato da richiami alla melagrana, alle more e ai mirtilli.
Gusto: Il palato è ben organizzato tra frutto e spezie, con richiami minerali che ne accentuano la complessità. Ottima la persistenza.
Abbinamenti: Ideale insieme con le carni bianche, è perfetto per accompagnare il coniglio arrosto.

