Titolo: L’ultimo battito del cuore
Autore: Valentina Cebeni
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 2013
Pagine: 304
Prezzo: 12 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (pubblicato su MRS)
Un romanzo toccante, delicato, che accarezza il cuore, anche se durante la lettura lascia un retrogusto un po’ amaro… e un po’ dolce.
Il fatto è che tutti ti ripetono che devi andare avanti. Ti dicono che la vita è la cosa migliore che hai, che tanta gente fa sacrifici enormi per sopravvivere, e che quindi tu non puoi puntare i piedi come un ragazzino. […] Ti ripeti che nessuno capisco, che alla gente non importa come stai; tutto quello che fanno è darti una pacca sulla spalla per mettersi in pace la coscienza, e in parte è così.
Penelope ha perso in un incidente il suo unico amore, Adam. Da qui la sua disperazione che non l’abbandona nemmeno dopo un anno. Sente un vuoto dentro, una sensazione di incompiuto che non riesce a gestire, non riuscendo a darsi pace per quello che è accaduto. Dovevano vivere tutta la vita insieme, dovevano sposarsi, e invece la vita glielo ha portato via, senza lasciarle nemmeno il tempo di un saluto, senza darle la possibilità di essere anche lei felice. Un giorno le “irrompe” in casa sua sorella Addison, anzi, sorellastra, per portarla da lei, nell’incantevole campagna del Kent, e risollevarla dalla sua disperazione. Penelope si ritroverà così spettatrice di un matrimonio che sta andando alla deriva e di una sorella che non è mai riuscita ad accettarla completamente e che non perde occasione per recriminarle il passato. Penelope, per fuggire dal suo dolore e anche un po’ da se stessa, accetta di offrire il suo aiuto al cognato, costretto su una carrozzina e quindi impossibilitato a fare certi movimenti, nella sistemazione dell’incolto giardino dietro casa. Il giardino assume così un significato diverso e diventa presto simbolo della vita stessa e sarà proprio attraverso il lavoro in giardino che Penelope riuscirà anche a lavorare su se stessa. Purtroppo le cose, invece che migliorare, prendono una brutta piega. Addison è sempre più scontrosa, distaccata e tagliente, Ryan, al quale si era avvicinata molto, vorrebbe molto di più dalla cognata, la quale cede solo per una notte, e il ricordo di Adam proprio non la vuole abbandonare. Solo Tristan, il taciturno vivaista del paese, diventa presto l’unica persona con cui riesce ad aprirsi e dal quale si sente misteriosamente attratta.
Un romanzo che ci racconta una grande storia d’amore, ma anche gelosie, rancori, segreti inconfessabili. È la storia di una donna che, schiacciata dalla vita, cerca di ritrovare la propria strada. Valentina Cebeni usa un linguaggio curato, dove ogni parola non è messa lì a caso, ma sembra curata fin nel minimo dettaglio per evocare nel lettore stati d’animo e empatia verso la protagonista e i personaggi del romanzo.
Un romanzo che fa sognare.
ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Silvia Menini)
Per questo romanzo serve un vino di carattere, strutturato, ma che abbia quel tocco che lo renda diverso, unico. Un vino avvolgente, armonico, di grande personalità ed eleganza, proprio come il romanzo a cui viene abbinato.
Nome: Alto Adige Terlano Riesling Renano DOC
Vitigno: Riesling Renano min 90%
Zona: Alto Adige (Provincia di Bolzano)
Titolo alcolometrico: 11,5%
Descrizione: Il riesling renano è un vitigno (semiaromatico) a bacca bianca, originario della valle
del Reno e della Mosella, in Germania, dove era coltivato già in epoca romana. Il nome sembra
derivare dall’espressione reissende tiere, ossia “animale selvatico”, indicandone l’aroma muschiato.
Vitigno considerato tra i migliori in quanto riesce a donare al vino struttura, carattere e longevità,
garantendo un’unicità di sapore.
Esame visivo: Giallo paglierino con riflessi verdognoli
Esame olfattivo: Un vino intenso dalla grande personalità ed eleganza. Sentori di frutta fresca,
quali pesca, albicocca, frutta esotica, mele gialle, agrumi, fiori bianchi e gialli, come mimose e
margherite, sentori di pietra focaia e di forte mineralità che evolvono verso l’idrocarburo. Vino di
affabile acidità e di carattere.
Esame gusto-olfattivo: Asciutto, grasso, di corpo, avvolgente e armonico, con una fresca acidità
che si amalgama con la mineralità. Di buon corpo, con un retrogusto amarognolo. Un vino
decisamente elegante, complesso, longevo e strutturato.
Abbinamenti: Come aperitivo, pesce lesso o ai ferri, frutti di mare, molluschi (perfetto con le
ostriche), minestre, carni bianche
Temperatura di servizio: 8-10°
Curiosità: Vitigno tipicamente tedesco, in Italia viene coltivato principalmente in Trentino Alto
Adige, nell’Oltrepò Pavese, in Veneto e in Friuli Venezia Giulia. In zone, cioè, con suolo sassoso e
particolarmente fresche.