The help di Kathryn Stockett

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Titolo: the Help

Autore: Kathryn Stockett

Casa editrice: Oscar Mondadori

Anno di pubblicazione: 2009

Pagine: 526

Prezzo:  euro 18,00

Autore della recensione: Antonella Savarese

 

INTRODUZIONE: Mississippi, 1962.  Il vento della libertà comincia a soffiare insinuandosi negli angoli reconditi di un sud America prigioniero di razzismo verso gli afroamericani e bigottismo tra gli stessi bianchi

TESTO: “He went down to Oxford town, Guns and clubs followed him down, All because his face was brow, Better get away from Oxford town”, cantava Bob Dylan negli anni 60.

Eugenia “Skeeter Phelan, è una giovane donna laureata, aspirante scrittrice, invischiata in un ambiente borghese che la vorrebbe moglie devota e casalinga virtuosa. Aibileen Clark appartiene al mondo delle domestiche di colore, alleva figli di donne bianche cui dona l’affetto e la dedizione che padrone spesso distanti e distratte non sanno o non vogliono manifestare. Anche Minny Jackson fa la domestica, il suo talento eccezionale come cuoca riesce temporaneamente ad ovviare al carattere irriverente che le causa non poche grane con le padrone bianche; ha un marito violento che sopporta convinta che la rassegnazione sia l’unica via d’uscita.

A Jackson, Mississippi, le domestiche di colore non sono libere neanche di utilizzare i bagni domestici. Appositi loculi vengono innalzati nei cortili esterni delle dimore borghesi a pomposa testimonianza dell’ipocrisia e dell’ignoranza della profonda provincia americana. Hilli Holbrook ne è l’imperturbabile promotrice: amica di Skeeter dall’infanzia, incarna l’arrivismo e la profonda diffidenza verso il diverso e non esita ad isolare l’amica quando ne intuisce il disagio interiore verso l’ipocrisia che la circonda.

…La verità è che non me ne importa granché del voto. Non mi importa di mangiare allo stesso bancone dei bianchi. Quello che mi importa è se tra dieci anni una bianca dirà ad una delle mie figlie che è sporca e la accuserà di rubare l’argenteria…” Aibileen e Minny condividono disgrazie e piccoli episodi di vita quotidiana sostenendosi quando necessario, il caso pone Skeeter sulla loro strada mentre, sullo sfondo, Martin Luther King avanza coraggiosamente per le strade americane alla guida del
Movimento per i diritti civili.

Incontri e scontri permettono alle tre donne di conoscersi e studiarsi reciprocamente. La diffidenza iniziale viene superata, travolta dal coraggio di chi vuole affermare le proprie idee e denunciare la propria storia. E’ emozionante trovare nel diverso per colore di pelle un’anima affine per sensibilità e apertura mentale.

Imparare a conoscere gli altri attraverso la crescita di queste splendide donne, sentir battere i loro cuori mentre rischiano l’ esistenza per difendere ciò in cui credono, è un percorso formativo toccante e sempre attuale.

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ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Antonio)

A questo libro abbiniamo un vino frizzante, intenso e coraggioso come le protagoniste del libro: è l’Otello, capolavoro delle Cantine Ceci di Torrile in provincia di Parma. Come l’emarginazione dei neri in America è stata superata ed è divenuta un fatto storico, così va senza dubbio archiviato il termine “Red Cola” con cui negli anni ’80 veniva soprannominato il lambrusco al di là dell’Atlantico. L’Otello, nato nel 2003, ha saputo in pochi anni raccogliere numerosi premi e unanimi consensi, consegnando a un vitigno sottostimato come il lambrusco il giusto riconoscimento e il degno rispetto nel panorama enologico.

 

Azienda: Cantine Ceci

Vino: OTELLO NERO DI LAMBRUSCO 1813

Vitigno: Lambrusco maestri

Tipologia: Rosso Frizzante

Denominazione: EMILIA IGT

Titolo Alcolometrico: 11,5%

Temperatura di servizio: 8-10°

 

Esame visivo: rosso violaceo intenso accompagnato da una spuma porpora.

Esame olfattivo: il naso viene circondato da un universo di frutti rossi! Fragole, more, lamponi sono accompagnate da delicate note di rosa e viola.

Esame gusto-olfattivo: bellissima beva, il tannino che si avverte non è aggressivo e si sposa perfettamente con la morbidezza e il residuo zuccherino. Il finale è persistente e lascia in bocca un sentore fruttato che ricalca esattamente le note olfattive.

Abbinamenti: prodotti tipici emiliani, dal culatello al cotechino, dal prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano.

 

Approfondimento: il Lambrusco Maestri, utilizzato per produrre l’Otello, si caratterizza per essere un vitigno robusto e per la sua capacità di dare colore intenso e grande struttura al vino. Alla grande famiglia dei lambruschi appartengono molte varietà tra cui vale la pena citare: il Lambrusco di Salamino di Santa Croce (il più robusto), il Lambrusco di Sorbara (il più elegante), il Lambrusco Reggiano (il più fragrante) e il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro (il più aromatico).

 

 

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