SCHEDA LIBRO:
Titolo italiano: La domatrice
Autore: Agatha Christie
Casa editrice: Oscar Mondadori
Anno di pubblicazione: 2003
Pagine: 196 pp.
Prezzo: 8,50 euro
Genere: giallo
Autore della recensione: Carla Manfredi
“Esistono strane cose sepolte nel nostro subconscio. La smania di potere..la brama di crudeltà..un desiderio selvaggio di distruggere […] noi cerchiamo di chiuder loro la porta in faccia, ne rinneghiamo l’esistenza, ma a volte sono troppo forti”
“Simile a un Budda repellente o un colossale ragno al centro della sua tela”: è la dompteuse, la madre – domatrice creata dalla sapiente penna della regina del crimine Agatha Christie (1890 – 1976), protagonista di questo romanzo corale a dir poco morboso e ricco di profili psicologici.
La famiglia Boynton, attorno alla quale ruotano gli eventi, sembra essere una famiglia americana come tante altre, ma a ben guardare tanto normale non è. Le vite dei suoi componenti dipendono interamente dalla vecchia Sig.ra Boynton, dispotica, incline ai ricatti psicologici, gelosa del piccolo potere che esercita con sadico piacere sui propri figli e sulla nuora. Questa sorta di gabbia famigliare suscita l’interesse e la voyeuristica curiosità di alcuni turisti che popolano un lussuoso hotel di Gerusalemme: una giovane ragazza laureata in medicina viaggiatrice solitaria alla ricerca di se stessa; un’energica lady di ferro membro del Parlamento inglese, strenua sostenitrice dell’emancipazione femminile; una matura istitutrice inglese inequivocabilmente single; un famoso psicologo francese ed infine l’immancabile Monsieur Hercule Poirot, il detective protagonista di numerosi gialli della Christie, che ha il dono singolare di trovarsi sempre laddove avviene un delitto o una morte sospetta.
Il viaggio dei protagonisti inizia a Gerusalemme, mèta di pellegrinaggio spirituale e luogo ricco di contrasti, simbolo della coesistenza, tutt’altro che semplice, delle tre religioni monoteiste.
L’autrice, grande viaggiatrice e conoscitrice del Medio Oriente, ci fa immergere subito nell’atmosfera dei luoghi sacri della città, guidandoci nell’esplorazione dei territori circostanti, fino ad arrivare a Petra, in Giordania, antica città interamente scolpita nella roccia rossa del deserto.
La scelta geografica e scenografica dei luoghi in cui si sviluppa l’intreccio del romanzo non è affatto casuale, bensì rafforza le azioni dei personaggi e ne rispecchia gli stati d’animo, le emozioni ed i desideri repressi.
Il caldo torrido e implacabile, la sabbia rossa trasportata dal vento, l’incomunicabilità e la diffidenza, non priva di pregiudizi, nei confronti delle guide beduine, accompagnano i protagonisti nel percorso di conoscenza dei Paesi visitatie di se stessi che si tramuta presto in un incubo.
Ci si appassiona, pagina dopo pagina, all’indagine introspettiva degli attori che popolano la scena, ognuno con una personalità e delle caratteristiche ben definite; quasi si viene sorpresi a frugare nella loro psiche, nel tentativo di spiegare e dare un senso alle loro azioni ed ai loro sentimenti.
Regista abile di questa singolare seduta analitica collettiva è Monsieur Hercule Poirot. Dapprima spettatore attento degli eventi, in seguito investigatore chiamato in causa per indagare sulla morte sospetta di Mrs Boynton, Monsieur Poirot trova nello psicologo francese un valido collaboratore ed alleato nella ricerca dell’assassino che ha osato finalmente sfidare la fiera Domatrice.
L’arguzia di alcune riflessioni sul ruolo della donna nella società occidentale, così come l’estrema attualità di alcuni riferimenti all’incontro – scontro con il mondo musulmano, spingono il lettore ben oltre l’intreccio di questo godibilissimo giallo, dalle molteplici e stimolanti chiavi di lettura.
ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Antonio)
Prendete delle foglie secche di menta (se cercate la qualità assoluta dovreste procurarvi la menta requienii della Corsica, che con un po’ di fortuna si può trovare anche nella vicina Sardegna), lasciatele in infusione in alcol etilico per alcune settimane, dopodiché filtrate il composto, aggiungete dello zucchero e otterrete la crème de menthe, il liquore preferito da messier Hercule Poirot.
Il mondo dei liquori è sconfinato sia come tipologia (alla frutta, alla erbe aromatiche, alla crema…) sia come modalità di produzione (infusione a freddo come in questo caso, macerazione a caldo, distillazione…): la presenza di zucchero è generalmente superiore ai 100 grammi per litro mentre il titolo alcolometrico può oscillare tra 15 e 55%.
Ritornando alla nostra crème de menthe, optiamo per la versione verde (esiste anche quella bianca: unica differenza sono i coloranti impiegati) e versiamola fredda in un piccolo calice: il giusto stimolo per provare a scoprire il colpevole prima di leggere l’ultimo capitolo…
Liquore: Crème de Menthe
Azienda: Wenneker (distilleria olandese dal 1693)
Tipologia: Liquore alla menta
Titolo alcolometrico: 29%
Temperatura di servizio: 6-8°
Prezzo: 9 Euro
Esame visivo: colore verde vivace
Esame olfattivo: caratteristico odore di menta e note eteree dovute all’alcol
Esame gusto-olfattivo: sensazione pseudocalorica intensa data dall’alcolicità ma ben supportata da una piacevole freschezza
Abbinamenti: gelato, componente di cocktail