Titolo: La marea nasconde ogni cosa
Autore: Cilla & Rolf Börjlind
Casa editrice: Nord
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine: 416
Prezzo: 17,60 euro
Autore della recensione: Antonio Freda
“Lo so che sei disposto a tutto, ma… spingersi fino all’omicidio?”
“Nessuno riuscirà mai a risalire a noi”
“Ma noi lo sapremo!”
“Non sapremo proprio niente… se non vogliamo. Come mai tutti questi scrupoli?”
“Una persona innocente è stata ammazzata!”
“Questione di punti di vista”
“Perché? Il tuo punto di vista quale sarebbe?”
“C’era un problema e io l’ho risolto”
Estate 1987: una donna viene uccisa presso la spiaggia dell’isola di Nordkoster e l’unico testimone è un bambino di 9 anni che assiste alla scena da lontano. Nonostante le accurate indagini, la polizia non riesce a risalire agli assassini e nemmeno all’identità della vittima; dopo 24 anni, la giovane studentessa dell’Accademia di polizia Olivia Rőnning si imbatte in questo caso irrisolto su cui aveva lavorato anche suo padre, il commissario Arne Rőnning, deceduto 4 anni prima. L’iniziale curiosità viene alimentata dallo strano silenzio dei testimoni e dal mistero che avvolge i protagonisti della vicenda. Che fine ha fatto il commissario Tom Stilton, che aveva seguito le indagini, scomparso da 6 anni dopo aver dato le dimissioni dal corpo di polizia? E’ attendibile l’alibi di Jackie Berglund, all’epoca prostituta d’alto bordo in compagnia di due facoltosi norvegesi vicino al luogo del delitto? E quanto possono essere coinvolti l’industriale Bertil Magnuson e il suo socio Nils Wendt, anch’esso sparito dalla circolazione, entrambi proprietari di un alloggio nell’isola di Nordkoster? Mentre leggerete senza sosta il libro per trovare le risposte, farete conoscenza di altri personaggi che accompagneranno e aiuteranno la giovane Olivia nella risoluzione del caso: Visone l’informatore, Abbas il croupier, Marten lo psicologo in pensione amico dei ragni e tanti altri…
Nel filone dei thriller scandinavi, influenzati dalla stella polare della trilogia “Millennium” del defunto Stieg Larsson, si inseriscono con merito Cilla e Rolf Bőrjlind, sceneggiatori di lungo corso per la televisione e il cinema alla loro prima prova letteraria.
ABBINAMENTO VINO (Sommelier Antonio Freda)
Nel corso delle indagini capita che Olivia e gli altri protagonisti si concedano un bicchiere di vino rosso; conoscendo l’interesse e l’entusiasmo sempre maggiore che gli svedesi e i consumatori di vino del Nord Europa in generale rivolgono verso questo vino, è giusto omaggiarli aprendo una bottiglia di Amarone della Valpolicella.
Azienda: Valentina Cubi
Vino: Amarone Morar
Tipologia: Rosso
Denominazione: Amarone della Valpolicella Classico DOCG
Vitigni: Corvina, Corvinone, Rondinella
Titolo Alcolometrico: 16%
Temperatura di servizio: 18°
Esame visivo: rosso rubino con riflessi granati.
Esame olfattivo: profumo elegante e pulito, intenso e complesso con sentori di prugne, amarene sottospirito, chiodi di garofano e liquirizia.
Esame gusto-olfattivo: austero e solenne al palato, struttura importante e perfetto equilibrio, con un finale che richiama la frutta dell’esame olfattivo.
Abbinamento: stufato di alce (ok, non siamo in Svezia: se non trovate l’alce potete virare su altri tipi di carne…).
Nota del sommelier: quando ho assaggiato questo vino l’etichetta sulla bottiglia riportava ancora l’indicazione DOC. L’annata in questione era infatti la 2006, mentre l’Amarone può fregiarsi della denominazione DOCG a partire dal 2008.
Se ti piace il giallo, ti raccomando ad occhi chiusi quelli di cui ho parlato in questo mio post: http://wwayne.wordpress.com/2014/06/30/la-bambina-e-il-buio/. : )