Titolo: That’s amore
Autore: Elisa Formenti
Casa Editrice: Paradigmi – Formato eBook
Anno di edizione: 2014
Pagine: 116
Prezzo: 0,99 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (recensione tratta da MRS)
E se la strada che percorriamo non corrispondesse esattamente a quella che avevamo programmato?
Clizia ha poco più di vent’anni. Decisamente non è una ragazza che resta con le mani in mano in attesa che i suoi sogni si realizzino, ma è attiva e usa la sua intelligenza per trovare la propria strada nel mondo. Sicuramente una laurea in biologia non l’aiuta poi molto a trovare il lavoro dei suoi sogni e si vede dunque costretta a reinventarsi continuamente. Dopo aver fatto la cassiera, la ragazza sandwich, aver scritto perfino i bigliettini nei biscotti della fortuna, non si da per vinta. Ragazza eclettica e ricca di inventiva, Clizia è determinata a non lasciarsi abbattere dalle difficoltà della vita e accetta un lavoro come lavapiatti in un noto ristorante di Bologna, il Très Bien. Ed è proprio per un caso fortuito che viene spostata al ruolo di cameriera e incontra così un giovane uomo con due occhi così intensi che ne viene talmente scossa da rovesciargli addosso un piatto di spaghetti. Grazie a questa “prodezza” viene rispedita in cucina, questa volta come aiuto-cuoco e qui sembra avere l’occasione per mettere a frutto tutti gli insegnamenti del padre (chef, morto prematuramente) e avere l’occasione di approfondire l’arte della cucina. A un certo punto capisce di dover fare un passo in più, sente che questo è ciò che vorrebbe il padre per lei: trasformare la casa in cui vive la madre e adibirne una parte a cucina, lanicandosi nel business del catering. Il passo da fare è lungo e importante, ma Clizia trova nella madre un appoggio e nel ricordo del padre il coraggio di licenziarsi per mettersi in proprio. Dopo aver ristrutturato il casale e trovato una socia, ecco che l’avventura inizia. Ma Clizia è ancora sola, in cerca dell’amore, anche se non sembra essere il suo obiettivo principale. L’ennesimo incontro con il fatidico ragazzo, Davide, le stravolge la vita e seppur non senza tentennamenti, eccola abbandonarsi a lui che sembra essere la sua anima gemella. Ma ecco che, proprio mentre tutti i tasselli sembrano andare al loro posto, vince un concorso che la porta a vivere un anno a Parigi come aiuto di uno dei chef più popolari al mondo.
Ma le disavventure non finiscono qui e il legame che ha con Davide verrà messo a dura prova non solo dalla lontananza, ma anche da alcune cose che scoprirà una volta a Parigi. Clizia sembra quasi un burattino nelle mani di un destino che si diverte a intrecciare i fili della vita e dell’amore… un destino che, però, sa il fatto suo.
Riuscirà l’amore a superare tutte le barriere ed essere l’unico vincitore?
That’s amore è il romanzo di esordio di Elisa Formenti. Un libro fresco, che racconta di come, a volte, la determinazione e la tenacia sono fondamentali per riuscire a ottenere quello che si vuole dalla vita. Clizia è un personaggio in cui ci si immedesima facilmente, e ci si sente subito coinvolti nella sua storia che viene raccontata con una penna briosa, frizzante ma non superficiale, né tanto meno scontata. Un libro che è pieno di imprevisti, curiosità, coincidenze, incontri inaspettati, fraintendimenti, ma che fa riflettere e sorridere.
I temi affrontati sono importanti: la difficoltà nel trovare un lavoro, il dolore per la perdita di un genitore, l’amicizia e anche l’amore. Un romanzo ironico che ci accompagna attraverso il mondo culinario tra Bologna e Parigi. Un romanzo che ci invita a non smettere mai di lottare per sfruttare al meglio i propri talenti e inseguire i propri sogni.
ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Antonio Freda)
Per andare da Bologna a Parigi bisogna attraversare le Alpi… e anche la nostra protagonista si trova a dover affrontare delle difficoltà che a prima vista assomigliano a delle montagne insuperabili. Servono coraggio, perseveranza e forza di volontà: le stesse caratteristiche che possiedono i viticoltori della Valle d’Aosta capaci di spingersi fino a 750 metri di altitudine, alle pendici del Monte Cervino, ed essere in grado di scegliere i terreni più giusti per coltivare il pinot nero, uno dei vitigni più difficili, e produrre con ottimi risultati uno spumante metodo classico. I protagonisti provengono da tre cantine storiche valdostane che hanno unito le loro energie: la Cave du Vin Blanc de Morgex et de la Salle, la Co-Enfer e la Crotta di Vegneron. Il vino ha un nome che sa di conquista: 4478, proprio come i metri di altitudine del Monte Cervino, sulla cui vetta è stata “stappata” con una piccozza la primissima bottiglia di questo spumante.
Azienda: Consorzio 4000Metres Vins d’Altitude
Vino: 4478 Noble Effervescenze
Tipologia: Spumante Rosè Metodo Classico
Vitigno: Pinot Nero
Grado alcolico: 12,5%
Temperatura di servizio: 8-10°
Esame visivo: rosa tenue, bollicine fini e persistenti
Esame olfattivo: profumo delicato con prevalenti note floreali (viola) e fruttate (agrumi)
Esame gusto-olfattivo: buona struttura, acidità e mineralità ben amalgamate, piacevole finale con note di mandorla.
Abbinamento: antipasti, primi piatti di pesce, carni bianche.
Nota del sommelier: oltre a questo metodo classico, il consorzio valdostano produce anche spumanti utilizzando il cosiddetto “metodo ancestrale”, che consiste nell’imbottigliare il mosto prima che finisca la fermentazione (che è stata appositamente bloccata abbassando la temperatura) per poi farla riprendere dentro la bottiglia stessa.