Titolo: Avrò cura di te
Autore: Massimo Gramellini e Chiara Gamberale
Casa Editrice: Longanesi
Anno di edizione: 2014
Pagine: 200
Prezzo: 16,00 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Un romanzo che tocca l’anima. Uno scambio epistolare che trascina il lettore in un botta risposta del tutto atipico.
Gioconda (detta Giò) ha trentacinque anni e un cuore costantemente in subbuglio. La situazione familiare complicata certamente non aiuta ma quello che la sconvolge maggiormente è la fine del suo matrimonio con Leonardo. Non riesce ad accettare che lui l’abbia abbandonata anche se, a dir la verità, il suo errore è imperdonabile e ora non le resta che convivere con le conseguenze del suo gesto.
Trasferitasi a casa dei nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo per lei di quell’amore che lei sperava di avere trovato e che invece ha perso, si ritrova sola a dover riprendere in mano la propria vita. Ma quanto è difficile! E soprattutto… da dove partire?
Proprio la notte di San Valentino, trova un biglietto che sua nonna aveva scritto all’angelo custode e decide di seguire il suo esempio. Certamente non si aspetta la risposta che invece trova il giorno dopo. Il suo Angelo le sta rispondendo e le fa anche una promessa: avrò cura di te. Da qui nasce una corrispondenza che segna lo scorrere del tempo ma anche la risoluzione di molti conflitti interiori che la stanno piano piano spegnendo. Filèmone infatti ha la capacità di ascoltarla e comprenderla molto più di quello che è in grado di fare lei con se stessa. La guiderà passo dopo passo ad ascoltare il proprio cuore e a superare anche le prove più difficili. Un anno di lettere in cui Filèmone sorregge Giò nel suo cammino interiore fatto di riflessione e sentimento, di sorrisi e lacrime, per aiutarla a ritrovare se stessa, superando l’egoismo, la presunzione e il narcisismo che troppo spesso le hanno offuscato la vista. Ma il passo di partenza deve essere proprio l’amore. In primis verso se stessa, perché è proprio da qui che si può poi finalmente costruire.
“Ti amo” significa “mi amo a stare con te”. Non è egoismo. Gli egoisti non si amano affatto. Solo chi si vuole bene è capace di volerne al prossimo.
Un romanzo sull’amore, sull’Io e sul Noi. Un percorso che il lettore fa insieme alla protagonista e che apre nuove prospettive.
Un manuale sulla vita, sulle disillusioni, sulla realtà che va affrontata a testa alta e sull’imparare dai propri errori.
“Oscilli tra la nostalgia per ciò che hai smarrito e l’angoscia per quanto dovrai affrontare. L’unica emozione che fatichi a riconoscere è il coraggio: forse perché è legata al presente. Ma la mia missione, Giò, consiste proprio nell’aiutarti a vivere qui e ora”.
ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Antonio Freda)
A questo libro abbiniamo per concordanza un vino altrettanto intenso e delicato, che riesce a tener testa con la sua struttura e dolcezza alle emozioni raccontate. Nelle vigne dell’orvietano le condizioni pedoclimatiche favoriscono lo sviluppo della Botrytis Cinerea, la “muffa nobile” che contribuisce a disidratare l’acino d’uva, concentrando zuccheri e sostanze aromatiche. Vicino al Lago di Corbara, dove l’umidità del mattino lascia spazio alle ore pomeridiane più miti e ventilate, dal 1986 l’azienda Barberani riesce a ottenere un eccellente prodotto utilizzando vitigni autoctoni umbri.
Azienda: Barberani
Vino: Calcaia
Tipologia: Bianco Passito
Denominazione: Orvieto Classico Superiore DOC
Vitigni: Grechetto e Trebbiano
Annata: 2006
Grado alcolico: 13.5%
Temperatura di servizio: 10°
Esame visivo: dorato con riflessi ambrati
Esame olfattivo: intenso e fine, con evidenti note iodate e di confettura di agrumi
Esame gusto-olfattivo: abbastanza caldo, morbido, piacevole mineralità, finale persistente con retrogusto fruttato-speziato.
Abbinamenti: formaggi erborinati e pasticceria secca.