Titolo: Il matrimonio di mia sorella
Autore: Cinzia Pennati
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 4 aprile 2018
Pagine: 240
Prezzo: 14,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Il matrimonio di mia sorella è un romanzo che scava a fondo nell’animo umano e che non si accontenta di rimanere in superficie. L’intera vicenda si snoda in un giorno solamente, quello del matrimonio della sorella della protagonista che, all’apparenza inspiegabilmente, proprio il fatidico giorno, si fa venire una crisi che coinvolge ben presto tutta la famiglia. I genitori, affiatati tradizionalisti, non ne vogliono sapere di veder mancare l’evento e dover subire le critiche di parenti, amici e di una società che impone certe regole, anche se a discapito della felicità della propria figlia.
Siamo a Genova. Celeste è sempre stata la figlia prediletta. Quella che ha seguito i sogni che i genitori riponevano per le proprie figlie. Finalmente è arrivato il giorno del suo matrimonio con Roberto, un uomo affidabile, solido, il genero perfetto e il marito ideale. Si tratta di un matrimonio in grande stile, celebrato in Chiesa e con tutti gli annessi e connessi. Ben diverso da quello della sorella maggiore Agnese che ha invece preferito sposarsi in comune senza troppi fronzoli, ben consapevole di deludere le aspettative dei genitori. Proprio il matrimonio della sorella e la sua improvvisa titubanza a fare il grande passo, porterà Agnese a porsi delle domande che, fino a quel momento, ha tenuto nascoste in fondo al cuore: è proprio questa la vita che desiderava con se stessa? Il suo matrimonio è così solido come pensa la gente? Quanto conta, in un rapporto, sentirsi sicure e protette verso invece una passione travolgente che ti fa battere il cuore e fare sciocchezze? Si rende conto che a quasi quarant’anni il resoconto della sua vita non è poi come se lo immaginava. Ha sì due bambine fantastiche, ma il lavoro è estenuante, la privacy la trova solo mezz’ora prima che tutti si sveglino e la complicità e la magia del rapporto di coppia si è andato via via affievolendo o, forse, non ci sono mai state.
Durante la crisi della sorella, Agnese dovrà ricorrere all’aiuto delle donne della famiglia: la madre Ines, in perenne conflitto con la nonna che si rifugia nel potere calmante del Lexotan, la cugina Fiamma, che è tornata da Londra per partecipare al matrimonio e che porta con sé un segreto che cerca di custodire gelosamente, e l’eccentrica e amata zia Rosa, che non si è mai sposata ma, a gran sorpresa di tutti, ha un passato ben diverso da quello che tutti si immaginano.
Una bottiglia di Sherry permetterà alle donne di aprirsi in pensieri inespressi e mettere a nudo le proprie debolezze e paure.
Un giorno in cui ricordi, intrighi, confessioni e colpi di scena la fanno da padrona, movimentando la lettura di un romanzo che rimarrà nel cuore e nel quale è impossibile non ritrovarsi.
Agnese scoprirà ben presto che tutti hanno i loro segreti, che tutti, prima o poi devono fare i conti con le proprie scelte e che non è nemmeno mai troppo tardi per cambiare la propria vita. Attraverso la storia di Agnese, emergono le vite anche delle altre protagoniste, con una caratterizzazione fisica e psicologica non indifferente.
Un romanzo che si distacca dal classico romanzo rosa, focalizzando l’attenzione sui problemi veri e concreti della vita di coppia, dell’amore e del matrimonio. Un romanzo realistico, forse crudo ma che sviscera nel profondo tematiche che ci portiamo tutti dentro e domande che, prima o poi, tutti si pongono. L’amore qui descritto è quello vero, della vita di tutti i giorni, ben lontano dalle fiabe che ci venivano raccontate da bambini, ma che prende le sembianze di un sentimento che costa fatica, sacrificio, scelte e, perché no, anche rimpianti.
Mi chiedo perché ci prodighiamo tanto per sposarci. In fondo il matrimonio è come ricevere un grande uovo di Pasqua, impacchettato alla perfezione, bellissimo. Fasciato in una meravigliosa carta dorata e con un fiocco gigante. Lo apriamo emozionate e, spesso, la sorpresa è un banale portachiavi.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Le donne della famiglia apprezzerebbero. Lo sherry le ha portate a sedersi a un tavolo, davanti ai proprio bicchieri pieni (e alla bottiglia vuota) e ad aprirsi per mettere a nudo la propria anima e liberarsi così di segreti, dubbi, perplessità. Ed è proprio questo l’abbinamento che proponiamo per questo incantevole e delicato libro che rimarrà nel cuore di chi lo legge.
Produttore: Lustau
Vino: Sherry Oloroso de Jerez Almacenista “Pata de Gallina”
Denominazione: Jerez de la Frontera DO
Tipologia: Liquoroso
Vitigno: palomino 100%
Titolo alcolometrico: 20%
Temperatura di servizio: 14-16°
Vista: Colore oro antico
Profumo: Possiede un raffinato bagaglio di aromi di frutta secca e tabacco.
Gusto: In assaggio è ricco e concentrato, piacevolmente morbido in chiusura. Notevole la persistenza.
Abbinamento: Si abbina magnificamente a piatti ricchi a base di selvaggina e cacciagione, ma può essere apprezzato dopo cena come vino da meditazione.