Titolo: Mazzo e rubamazzo
Autore: Roberto Centazzo
Casa Editrice: TEA edizioni
Anno di edizione: 24 Gennaio 2019
Pagine: 352
Prezzo: 14,00 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Roberto Centazzo è uno di quegli autori che non stufa e non delude mai. Anzi, sembra proprio migliorare romanzo dopo romanzo. Ammetto di essermi innamorata della Squadra speciale minestrina in brodo già dal primo romanzo e aspettavo questo con grande trepidazione, consapevole del fatto che sarebbe stato all’altezza degli altri. E lo posso confermare!
Con Mazzo e rubamazzo, Centazzo sembra essersi addirittura superato. I nostri tre eroi, infatti, nonostante gli acciacchi e all’età che avanza, continuano a non volersi arrendere alla pensione e alla calma, seppur conquistata dopo anni di servizio in polizia. In questo caso, per un errore della Prefettura, i pagamenti e trattenute delle loro pensioni subiscono un brusco arresto. Che fare allora? Già non navigavano nell’oro e ora si ritrovano tutti a doversi scontrare con un conto in banca risicato (se non inesistente) e la necessità di “tirare a campare” fintanto che il problema non venga risolto cosa che, a quanto pare, non è certo nelle priorità di chi di competenza. Semolino, Kukident e Maalox si ritrovano così costretti a scervellarsi su come poter racimolare qualche soldo per tirare a campare. Si ricicleranno quindi in altri lavori: Mignona riprende a vendere porchetta, Santoro si mette a fare il ciabattino e Pammatone lo vediamo nei panni di un improbabile guardiano notturno.
Nel frattempo, nei quartieri più poveri di Genova da tempo sono in atto strani movimenti finanziari e morti sospette. Costruttori, speculatori, politici, banche e persino esponenti della curia sono linkati tra loro in una speculazione che non passa certo inosservata agli occhi più esperti. I tre arzilli vecchietti vengono così a conoscenza di questo piano messo in atto per appropriarsi di un pezzo significativo del centro storico, comprando il comprabile per poi cacciare gli occupanti, ristrutturare gli immobili e venderli a un prezzo notevolmente maggiorato. Si è portati a pensare che abbiano già perso in partenza, considerate le forze contro cui dovrebbero combattere. Tre adorabili ex poliziotti in pensione contro una banda di giganti ricchi e potenti. Ma loro non si arrenderanno e sfrutteranno le loro esperienze e nuova competenze per riscattare quel pezzo di popolazione senza voce e impossibilitata a reagire.
La scrittura di Centazzo è sempre lineare, pulita, trasuda freschezza e anche questo romanzo, come tutti gli altri, si legge con piacere. È impossibile non innamorarsi dei tre protagonisti tanto da sentirli quasi amici, pronti a emozionarci in ogni romanzo.
Ora non resta che aspettare il prossimo!
Abbinamento (Sommelier Antonio Freda)
Ad una precedente recensione della saga della Squadra speciale minestrina in brodo avevamo già abbinato un pigato, emblema della viticoltura ligure: ogni tanto fa bene ripetere le cose buone (i nostri vecchietti protagonisti potranno confermarlo), così è la volta di un vino che il suo stesso produttore ha definito una “orchestra sinfonica”.
Azienda: Rocche del Gatto
Vino: Spigau Crociata
Tipologia: Bianco Secco
Vitigno: Pigato
Annata: 2009
Gradazione alcolica: 13,5%
Temperatura di servizio: 14°
Vista: giallo paglierino intenso e luminoso.
Profumo: ampio e avvolgente, con note balsamiche, mediterranee e di frutta matura.
Gusto: grande mineralità che dona al vino struttura, persistenza e un finale amarognolo ma gradevole.
Abbinamenti: pansoti alla salsa di noci e trofie al pesto.