Titolo: Il caso Alaska Sanders
Autore: Joël Dicker
Casa Editrice: La Nave di Teseo
Anno di edizione: 2022
Pagine: 624
Prezzo: 22 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Sono passati 10 anni dall’uscita di “La verità sul caso Harry Quebert” e finalmente è arrivato l’attesissimo sequel schizzando subito in cima alle classifiche europee.
Questo romanzo è la degna conclusione della trilogia dell’investigatore e scrittore Marcus Goldman, che torna a risolvere un altro caso, dopo “La verità sul caso Harry Quebert” e “Il libro dei Baltimore”.
Siamo nel 1999 in una tranquilla cittadina del New Hampshire che viene sconvolta da un omicidio. Il corpo che viene rinvenuto in riva a un lago appartiene a una giovane donna, Alaska Sanders. Il suo datore di lavoro Lewis Jacob riporta alla polizia che la ragazza aveva in previsione una serata romantica. Il caso sembra risolto dopo la confessione del fidanzato Walter, che si suicida poco dopo, e del suo complice e amico Eric e così la polizia chiude l’inchiesta. Il caso sembra essere risolto ma è veramente tutto come appare?
Undici anni dopo viene infatti riaperto questo vecchio caso quanto il sergente Perry Gahalowood, che si era occupato della vicenda, riceve una lettera anonima. E se il vero assassino fosse ancora a piede libero e la realtà fosse ben più complessa di quella che era sembrata all’epoca?
Marcus Goldman è un suo caro amico, oltre che scrittore acclamato grazie al romanzo “La verità sul caso Harry Quebert”, e accorre subito in suo soccorso per la risoluzione del mistero. La trama si infittisce quando scompare Harry Quebert facendo tornare vecchi fantasmi dal passato. In questo romanzo, infatti, l’autore tratta le conseguenze di ciò che era successo nel suo primo romanzo, tanto da portare Marcus ad affrontare la verità che aveva scoperto e che aveva minato anche la fiducia nel suo mentore.
Un romanzo che entusiasma e promette un intreccio accattivante che tiene incollati fino all’ultima pagina con colpi di scena e intrighi che contribuiscono a determinare una trama avvincente e decisamente originale come ben ci ha abituato l’autore. Il suo intento è quello di insegnarci che nulla è come appare attraverso le relazioni che si formano tra i vari personaggi che sono ben più complicate di quanto appaiono e che vengono svelate man mano si procede nella lettura.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
I terreni vulcanici sono una vera e propria risorsa preziosa da un punto di vista enologico. Sono ricchi di sostanze minerali che vengono poi rispecchiate in vini semplicemente unici. Come abbinamento a questo libro così complesso ma anche intrigante ho scelto un rosso elegante che nasce sul versante nord dell’Etna e, dopo la fermentazione con macerazione sulle bucce matura per 14 mesi parte in acciaio e parte in barrique di rovere francese per poi completarsi in sette mesi di affinamento in bottiglia.
Azienda: Donnafugata
Vino: Sul Vulcano
Annata: 2019
Denominazione: Etna DOC
Tipologia: Rosso
Vitigno: Nerello mascalese ed una piccola percentuale di nerello cappuccio
Gradazione: 13,5%
Temperatura di servizio: 16-18°
Vista: Rosso rubino luminoso il colore alla vista
Olfatto: Elegante il bouquet olfattivo, con iniziali sentori fruttati di fragolina e di ribes completati da gradevoli note floreali. A seguire, sfumature di cannella e di noce moscata impreziosiscono ulteriormente il quadro al naso.
Gusto: L’assaggio prosegue sulla stessa strada tracciata dall’olfatto, dimostrandosi armonico nella trama tannica, equilibrato e persistente.
Abbinamenti: Ottimo con le seconde portate a base di carne, è da provare con la spalla di maialino nero di Nebrodi alle erbette aromatiche.