Titolo: Amin che è volato giù di sotto
Autore: Nadia Morbelli
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 2013
Pagine: 240
Prezzo: 10 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (tratto da Mondo Rosa Shokking)
“Tempo cinque minuti e avevamo sentito l’ululato di una sirena rimbombare fra i palazzi della strada di sopra. Poi, all’imbocco del vicolo era baluginata la luce azzurrognola e intermittente di una volante: in un lampo due poliziotti ci avevano raggiunti di corsa.
Di lì in poi i miei ricordi si fanno vaghi, discontinui: i celerini chinati sul corpo di quel disgraziato…
Gian Paolo che intirizzisce nella giacca di tweed… la voce roca e metallica che esce dalla ricetrasmittente… un mezzo lenzuolo bianco uscito chissà da dove buttato sul cadavere… io che rispondo non so cosa a un bel giovanotto in divisa… i suoi occhi di un celeste chiarissimo…”
Amin, che è volato giù di sotto è un giallo appassionante, che ti cattura fin dalle prime pagine e ti lascia col fiato sospeso fino alla fine. Una scrittura intelligente, quella della Morbelli, che ha riproposto, dopo “Hanno ammazzato la Marinin”, un altro caso della simpatica protagonista-redattrice-detective.
La storia si snoda, anche in questo caso, a Genova, dove Nadia Morbelli, acronimo sia della scrittrice che della protagonista delle sue storie, uscendo tardi dal lavoro, infreddolita dal gelido inverno che assilla Genova e ansiosa di arrivare a casa, trova il corpo di un ragazzo morto in mezzo alla strada. “Sicuramente clandestino. Forse un tossico. Probabilmente suicida” viene decretato dalla polizia che arriva sul posto ad accertare l’accaduto.
Dopo lo choc iniziale, Nadia ripensa all’accaduto e non riesce a convincersi di quanto affermato dalla polizia. Le cose non possono essere come sembrano, anche grazie ai dettagli che riesce a cogliere e alle testimonianze che via via colleziona. Ecco quindi che si mette all’opera per capire cosa è successo veramente, iniziando così una personalissima quanto bizzarra indagine che coinvolgerà anche la sorella del defunto e il vicequestore Prini, più preoccupato di tenere l’amica lontana dai guai che di aiutarla a risolvere il mistero.
Il traffico illegale di vaccini e farmaci pericolosi, la strana morte di Amin che sembra tutto tranne che un clandestino drogato, l’Interpol che pedina la protagonista… ecco lo scenario di questo nuovo straordinario romanzo.
ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Silvia Menini)
Un libro ricco di suspance, ma che affronta anche temi importanti quali l’immigrazione e il traffico illegale di vaccini e farmaci scaduti. Un romanzo che mente lo si legge si scopre essere più profondo e complesso di quello che si immaginava. Per questa lettura consiglio un vino strutturato ma dai tannini morbidi che sia persistente ma che possa accompagnare con la sua morbidezza la lettura.
Zona: Veneto
Vino: Lison Pramaggiore Merlot DOC
Vitigni: Merlot min 90%
Tipologia: Rosso
Titolo Alcolometrico: 12°
Temperatura di servizio: 16°
Esame visivo: Rosso rubino intenso
Esame olfattivo: Intenso, gradevole, equilibrato. Fine ed elegante, ha sentori fruttati di ribes,
prugna, ciliegia e amarena, floreali e anche spezie e note balsamiche, soprattutto se ha fatto legno.
Esame gusto-olfattivo: Morbido, armonico, ben strutturato e asciutto. Persistente e tannini fini, rotondi e maturi.
Abbinamenti: Piatti saporiti, risotto ai funghi o alla milanese, ravioli di carne. Bolliti, carni bianche e rosse, arrosti, formaggi stagionati.