Titolo: FAST FOOD NATION – il lato oscuro del cheeseburger globale
Autore: Eric Schlosser
Casa Editrice: Il saggiatore tascabili
Anno di edizione: 2008
Pagine: 382
Prezzo: 9,80
Un viaggio attraverso la realtà catena delle catene di ristorazione veloce, un indagine spietata, minuziosa, completa in ogni minimo dettaglio. C’è tutto questo dentro Fast Food Nation, inchiesta del giornalista americano Eric Schlosser che per due anni ha seguito e studiato la mentalità e l’approccio al business delle multinazionali dei fast food. Ne ha sviscerati gli aspetti più reconditi, descrivendo un crescendo di delirante onnipotenza tutto americano (ma di cui anche noi europei siamo partecipi) in cui a farne le spese sono gli animali e, sorpresa, gli uomini stessi, schiavi inconsapevoli della loro scarsa lungimiranza.
Schlosser descrive la miseria del lavoratore americano, mero ingranaggio di un’industria che fiorisce e prospera proprio grazie al lavoro della “base”, e lo fa senza celare l’orrore provato di fronte a esperienze una simile realtà. La sua incrollabile oggettività giornalistica, che lo guida lungo gran parte del suo reportage, non può nulla di fronte allo strazio e alla miseria che gli si pongono davanti man mano che scava nel torbido: esempio lampante è la sua reazione, tanto infantile nella sua poeticità da suscitare pietà, nel descrivere la visita ad una catena di montaggio di un industria di macellazione: ”Per otto ore e mezza un lavoratore chiamato “addetto alla deiugulazione” non fa che stare in piedi in un fiume di sangue che gli inzuppa i piedi a squarciare il collo di un manzo più o meno ogni 10 secondi, recidendone la carotide (…). Un altro uomo si volta e mi sorride. Indossa elmetto e occhiali di protezione. La sua faccia è spruzzata di sangue e materia grigia. È “l’addetto allo stordimento”, l’uomo che accoglie il bestiame nell’edificio. I bovini scendono per una stretta rampa e gli si fermano davanti, bloccati da un cancello, poi lui gli spara in testa con una pistola a proiettile captivo dalla quale parte un punzone d’acciaio che stordisce l’animale, facendogli perdere conoscenza. I manzi vanno avanti, ignari di quello che succede dopo ”.
ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Silvia Menini)
Sempre più persone, dettate da una crescente presa di coscienza, decidono di avvicinarsi al vegetarismo o di diventare addirittura vegan. Una scelta di questo tipo non preclude certo di riuscire a fare degli abbinamenti azzeccati con i vini. Ce ne sono infatti numerosi che sono perfetti per essere degustati con cereali, legumi, verdura e, per i vegetariani, a uova e latticini. Ecco un vino (fra molti altri) che è perfetto a questo scopo.
Gli spaghetti al pomodoro fresco e basilico sono uno dei piatti più semplici e invitanti della cucina mediterranea. Hanno una spiccata tendenza dolce dell’amido della pasta e una invece acida del pomodoro, combinati con la fragrante aromaticità del pomodoro stesso, del basilico e dell’olio extra vergine di oliva.
Zona: Riviera del Garda Bresciano
Vino: Chiaretto DOC 2010
Vitigni: Groppello e Barbera (piccole quantità di uve Sangiovese e Marzemino)
Azienda: Comincioli
Tipologia: Rosato
Titolo Alcolometrico: 13,5%
Temperatura di servizio: 8-10°
Prezzo: 13 euro
Esame visivo: Cerasuolo con riflessi rubini, che ricorda proprio il colore del petalo di rosa
Esame olfattivo: Fine, intenso, floreale e fruttato. Elegante e delicato, estremamente gradevole.
Esame gusto-olfattivo: Sapido, fresco con retrogusto ammandorlato. Asciutto e morbido.
Abbinamenti: Antipasti, primi di pesce, pasta col pomodoro, piatti vegetariani
Note: Molti vini, durante il loro processo, vengono a contatto con sostanze animali e alcune tracce possono rimanere nel prodotto finito. I vegani possono avere qualche problema nel consumare questi prodotti. Ci sono però siti specializzati nell’indicare quali vini possono essere consumati senza problemi.