Titolo: Lo spettro
Autore: Jo Nesbo
Casa Editrice: Einaudi
Anno di edizione: 2012
Pagine: 450
Autore della recensione: Antonio F.
“Gli esseri umani sono una specie deviata e guasta” – disse Harry – “E non c’è guarigione, solo lenimento”. Se vi capitasse un giorno di passeggiare per le strade di Oslo potreste imbattervi in uno strano personaggio: alto, biondo, capelli corti, fisico palestrato, occhi arrossati, alito pesante, senza un dito e con una lugubre cicatrice che parte da un angolo della bocca per arrivare fino allo zigomo. Niente paura, avete appena incontrato Harry Hole: il miglior poliziotto di tutta la Norvegia. Adesso però non è più in servizio, anzi è da poco rientrato da Hong Kong dove era andato a rifugiarsi per sfuggire dai suoi fantasmi: la dipendenza verso i superalcolici, le numerose indagini che lo hanno tormentato anche durante i momenti della vita privata, il rapporto conflittuale con Rakel, l’unica donna che il suo cuore sia mai stato in grado di amare profondamente. Ed è proprio per Rakel che Harry è ritornato in Norvegia: Oleg, suo figlio, è finito in carcere con l’accusa di omicidio. Ancora una volta Harry si immergerà negli ambienti più malfamati di Oslo: tra spacciatori di droga, contrabbandieri russi, istituzioni corrotte e pochi amici fidati dovrà trovare da solo la triste e cruda verità.
ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Antonio)
Nel caso di Harry Hole l’abbinamento perfetto, ma allo stesso tempo perverso, sarebbe con una bottiglia di Jim Beam: whisky ricavato principalmente da granoturco invecchiato in barili di quercia affumicato per almeno due anni e prodotto a Clermont, nel Kentucky. Perverso perché nelle mani di Harry quella bottiglia non durerebbe nemmeno un giorno: come gli è successo tante volte nel passato, rischierebbe di risvegliarsi alla mattina disteso sul pavimento con un pesantissimo cerchio alla testa e lo stomaco in fiamme. Meglio allora offrirgli qualcosa di più leggero ma allo stesso accattivante, per non rischiare che ritorni precocemente al suo primo amore: andiamo sul sicuro con un Perlé Nero della Cantina Ferrari. Uno dei migliori spumanti italiani per il miglior poliziotto di Norvegia: metti caso gli dovesse piacere, allora potremmo “corromperlo” definitivamente con un Giulio Ferrari Riserva del Fondatore…
Azienda: CANTINE FERRARI
Vino: FERRARI PERLE’ NERO 2006
Vitigni: Pinot Nero 100%
Denominazione: TRENTO DOC
Zona: TRENTO
Tipologia: Spumante Metodo Classico (almeno 6 anni di maturazione sui lieviti)
Titolo Alcolometrico: 12,5°
Temperatura di servizio: 8-10°
Esame visivo: giallo dorato.
Esame olfattivo: intenso e complesso, con profumi che variano dalla frutta secca alla nocciola tostata.
Esame gusto-olfattivo: cremoso e avvolgente al palato, piacevole mineralità e lunga persistenza.
Abbinamenti: aperitivi, antipasti, piatti a base di pesce e crostacei.