Titolo: Buon Natale Rosa Shocking
Autrici: Federica Brunini, Elisabetta Cametti, Tiziana Merani, Nadia Morbelli, Simona Toma
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 2013
Pagine: 208
Prezzo: 9,9 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Non si sa mai che regalo fare a Natale. Ormai abbiamo tutto e viviamo di superfluo e allora perché non pensare (o richiedere) qualcosa che possa alimentare il nostro cervello e farci passare dei momenti divertenti e spensierati? Anche chi non ha mai tempo di leggere può approcciare questo libro senza problemi. Sì, infatti è un libro composto da cinque racconti che possono essere letti anche a distanza l’uno dall’altro (ma sono talmente belli che io li ho letti tutti d’un fiato).
Cinque scrittrici affermate si dilettano a raccontarci cosa è per loro il Natale. Cinque racconti esilaranti, spiritosi, briosi. Cinque pause che ci riconciliano col mondo.
Pausa numero 1: Sono le 17. Avete appena finito il pranzo di Natale. Avete ingurgitato un intero barattolo di Citrosodina ma l’arrosto non ne vuole proprio sapere di starsene giù. Vi sdraiate sul divano e prima di sprofondare in un sonno profondo, ecco che aprite il libro che vi hanno appena dato in dono.
L’amore è un guinzaglio rosso di Federica Brunini
Alessia non è un’amante del Natale. Grandi delusioni l’hanno colpita proprio nell’unico periodo dell’anno in cui le cose belle sono quasi un obbligo. Ma quest’anno può disporre della baita in Val d’Aosta dell’amica ed evitare così la farsa di auguri e falsi sorrisi, per dedicarsi solamente alla dolorosa libertà della solitudine. Ma poi incontra Lorenzo, un vicino un po’ ingombrante che sembra non voglia accettare di lasciare la nuova conoscente sola ad aspettare l’arrivo del Natale.
Pausa numero 2: Siete sul treno che vi porta dall’ormai svuotata città all’ennesimo pranzo di Santo Stefano (perché si sa… gli avanzi del pranzo di Natale non vanno mai buttati…). Per distrarvi dall’acidità che vi perseguita ormai da giorni eccovi a leggere il secondo racconto.
Natale d’asfalto di Elisabetta Cametti
Veronika è una fotografa di successo. I suoi scatti immortalano i senzatetto della città. Per lei è un gesto di altruismo perché, con le sue foto, vuole far conoscere al mondo il lato povero della città. Il suo lavoro non viene però altrettanto apprezzato dai soggetti dei suoi scatti. Come farà Veronika a riscattarsi al loro occhi?
Pausa numero 3: La comitiva di parenti si è eclissata e voi potete tirare un sospiro di sollievo. I bimbi stanno giocando con i nuovi giocattoli ricevuti, il marito sta facendo zapping e vi potete godere finalmente il silenzio lasciato dalla dipartita della suocera. Tanto cara ma se parlasse un po’ meno…
Natale a sorpresa di Tiziana Merani
Una protagonista tutta pepe e una cena di Natale organizzata clandestinamente (o quasi) nella grande (ex) casa dei nonni. Ecco i due ingredienti di questo racconto che parla di una cena tra parenti… ma non vi preoccupate… non rischierete di annoiarvi, perché ciò che succederà è a dir poco esilarante.
Tiziana Merani non smentisce la sua penna ironica e divertente.
Pausa numero 4: State pensando di emigrare in Lapponia per evitare il cenone di Capodanno. Ma poi decidete che, al massimo, fingerete una gastrite per mangiare un po’ meno ed evitare che il 1 gennaio l’ago della bilancia sortisca da freccia lanciata a 200 km all’ora al vostro cuore. Mettete da parte carta e penna dove stavate appuntando il menù e… ma sì, un po’ di relax non fa mai male.
Gli smeraldi della baronessa di Montmorecy (il primo caso di Nadine Morbeille) di Nadia Morbelli
Siamo nel 1910. Nadine Morbeille (questo nome vi suona famigliare?) va a trovare la zia, baronessa di Montmorecy, per il pranzo di Natale. Ad attenderla, tra i numerosi ospiti, trova l’ennesimo pretendente che la zia invita con costanza nel vano tentativo di accasarla. Le si prospetta già un pranzo lungo e noioso fino a quando la zia scopre che la collana di smeraldi, regalatole dal defunto marito, è svanita nel nulla. Chi sarà il ladro? E se a tale evento sconvolgente vi si aggiungesse anche l’omicidio del gatto Minou (certamente non un gatto qualsiasi) e un tentato omicidio?
Pausa numero 5: Finalmente siete a dieta. Basta panettoni, pandori, frutta secca, cioccolata, oh e quelle praline al cocco… È ora di pranzo. VI fate una bella tisana depurativa e aprite la pagina sull’ultimo racconto.
La notte in cui ho ricominciato a credere a Babbo Natale di Simona Toma
Valeria ha trent’anni e ha chiuso con l’amore. Anzi, ha trent’anni e ha chiuso con l’Amore e Babbo Natale. Sì, perché Babbo Natale, così come l’Amore, non esiste, essendo solamente una forma di controllo introdotto dai genitori per manipolare le menti dei bambini.
Quando a due giorni dalle nozze della madre, le viene richiesto in dono una “guêpière importante, piena di pizzi, bianca e… facile da togliere”, non le resta che avventurarsi, insieme agli ultimi ritardatari nell’acquisto dei regali, nel centro commerciale più vicino. Sarà proprio qui che l’incontro (più o meno fortuito) con un simil-Babbo Natale le cambierà per sempre l’idea che ha del Natale.
Federica Brunini giornalista e fotografa, è autrice di una bio-fiction su Kate Middleton, del Manuale della viaggiatrice e della commedia romantica La matematica delle bionde (Giunti 2013).
Elisabetta Cametti ha esordito con il romanzo ad altissima tensione K – I guardiani della storia (Giunti 2013), il primo di una nuova, avvincente serie di thriller.
Tiziana Merani è autrice di commedie romantiche di grande successo, tra cui Devo comprare un mastino e Amori a progetto (Piemme). Per Giunti, nel 2014, uscirà il suo nuovo romanzo.
Nadia Morbelli ha pubblicato per Giunti i primi due capitoli della fortunata serie di gialli ambientati a Genova, Hanno ammazzato la Marinin (2012) e Amin, che è volato giù di sotto (2013). Nel 2014 uscirà il terzo episodio, La strana morte del signor Merello.
Simona Toma ha lavorato come assistente alla regia nel cinema e nel teatro, ed è autrice di Da questo libro presto un film (Mondadori). Per Giunti, nel 2014, uscirà il suo nuovo romanzo.
ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Silvia Menini)
Un libro scoppiettante, variegato, che non annoia e ce n’è per tutti i gusti. Io sono un’amante dello spumante Rosè. Ne berrei a litri, senza stufarmi mai (andando in balla sì, però). Ecco l’abbinamento perfetto. Le bollicine che stuzzicano il palato e non stufano mai e un libro dalle mille sfaccettature.
Zona: Franciacorta (BS)
Vino: Franciacorta Rosè DOCG
Vitigni: Chardonnay: 0 – 85% / Pinot Bianco: 0 – 85% / Pinot Nero: 15 – 100%
Tipologia: Rosè
Titolo Alcolometrico: 11,5%
Temperatura di servizio: 10°C
Esame visivo: rosato più o meno intenso
Esame olfattivo: bouquet proprio della fermentazione in bottiglia, fine, gentile, ampio e composito.
Esame gusto-olfattivo: sapido, fresco, fine ed armonico. Al naso sprigiona un profumo intenso persistente, fresco di fiori in particolare rosa e glicine. Sentori di mela e note di piccoli frutti rossi. In bocca risulta avere un gusto fresco, morbido, di buon equilibrio. Retrogusto di minerali e agrumi.
Abbinamenti: pasti vegetariani, piatti e zuppe di pesce, carni bianche.