La magia di un giorno imperfetto di Lydia Netzer

la magia di un giorno imperfetto

Titolo: La magia di un giorno imperfetto

Autore: Lydia Netzer

Casa Editrice: Piemme

Anno di edizione: 2014

Pagine: 392

Prezzo: 16,50 euro

Autore della recensione: Silvia Menini (recensione tratta da MRS)

 

Questa è la storia di un astronauta che si perse nello spazio e della moglie che lasciò sulla Terra. Oppure è la storia di un uomo coraggioso che sopravvisse al naufragio del primo razzo mandato nello spazio per colonizzare la luna. È la storia della razza umana, che lanciò nelle vaste distese buie dell’universo una folle scheggia di metallo e qualche cellula pulsante, nella speranza che la scheggia colpisse qualcosa e ci rimanesse attaccata, e che le piccole cellule pulsanti riuscissero in qualche modo a sopravvivere. È la storia di una protuberanza, di un bocciolo, del modo in cui la razza umana cercò di suddividersi, del bocciolo che formò nell’universo, di che cosa fu di quel bocciolo e di che cosa fu anche della Terra, della Madre Terra, una volta che il bocciolo si aprì.

Un libro “speciale”, che esalta le imperfezioni come nota caratteristica di ciascuno di noi. Le imperfezioni viste come appartenenti alle persone speciali.

Questo romanzo si snoda, capitolo dopo capitolo, tra presente e passato, tra Maxon e Sunny e la loro vita così imperfetta da sembrare tutto l’opposto.

Maxon si innamorò di Sunny a sette anni. Fu amore a prima vista. Entrambi si distinguevano dagli altri per il loro essere “diversi”, speciali. Due persone imperfette ma perfette l’uno per l’altra. È nato così il loro amore, durato per anni, che ha superato difficoltà, tragedie, uno di quegli amori che non si dimentica, che tiene legate due persone fino alla morte e le rende in grado di superare qualsiasi avversità. Dopo tanti anni sono ancora insieme, sposati e hanno un figlio autistico di quattro anni (oltre ad aspettare una femminuccia). Maxon è un ingegnere impiegato alla NASA ed è in missione su un razzo lanciato sullo spazio. Tutto ciò che Sunny vorrebbe è la normalità. Sì, perché Sunny non è una donna normale. È nata infatti glabra, senza ciglia, sopracciglia né tantomeno capelli. Al momento di partorire desiderava così tanto essere una mamma normale, con una bella casa, una famiglia felice e dei vicini che sono anche amici, da nascondersi dietro una parrucca bionda, ciglia e sopracciglia finte…

Una mattina viene tamponata da un Suv e la sua parrucca bionda vola fuori dal finestrino, rivelando a tutto il vicinato la sua calvizie.

Sunny si passò una mano sul cranio liscio. Aveva staccato la spina a sua madre. Aveva levato le medicine a suo figlio. Aveva buttato via parrucche, sopracciglia, tutto il travestimento da casalinga dei quartieri bene. Per accelerare la fine dei giorni non poteva fare altro, solo che la fine dei giorni non veniva. Qualcuno doveva pur bussare alla porta, dichiararla inadatta e decretare la fine della farsa, ma non bussava nessuno. Le musichette chiassose di Blue’s Clues tintinnavano in salotto

con la placida eco di Bubber. Sunny avrebbe voluto che Maxon facesse inversione col razzo e tornasse subito a casa.

Da quel preciso momento in Sunny scatta qualcosa che porterà la distruzione di quell’equilibrio che si era creata con tanta fatica. Le doglie premature, un asteroide che impatta il razzo e rischia di compromettere non solo la missione ma la vita stessa dei tre astronauti a bordo, l’asilo che la chiama per parlare del figlio che crea problemi e che non sanno gestire, la madre in coma tenuta in vita solo da dei macchinari che lei si ostina a non voler spegnere… Sunny capirà presto che la vita è di per se stessa difettosa… ma la felicità sta proprio nel saperlo accettare a andare avanti a testa alta.

Adesso però si sentiva diversa. Più impaziente, più rigorosa. Aveva la sensazione di essere vissuta sotto le nubi, sott’acqua, di avere sentito a basso volume, di avere visto da lontano. Senza la parrucca, quel che vedeva era orribile. Ogni cosa. Fingere che andasse tutto bene non aveva senso. Si sentiva una merda per essere stata tanto brusca con Maxon. Magari ci fosse stato un modo per rimangiarsi tutto.

Un romanzo toccante, che parla di nascita, di vita, di morte e di amore. Come dice l’autrice stessa: “Una vita umana non può essere programmata; semplicemente accade, e continua, fin quando finisce”.

 

Lydia Netzer è nata a Detroit, vive in Virginia con il marito e i due figli. Ama profondamente la lettura e suona la chitarra in una rock band. La magia di un giorno imperfetto è il suo primo romanzo.

lydianetzer.blogspot.it

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ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Antonio)

Sunny è una donna speciale: diversa e imperfetta, ma non per questo inadatta ad affrontare le grandi sfide della vita. In suo onore le dedichiamo un vino dal carattere forte: Kung Fu Girl, il nome è già un programma… potrebbe sentirsi anche lui un “diverso”: stiamo parlando infatti di un riesling che non arriva dalle sue zone d’elezione (Germania, Alsazia), ma dallo Stato di Washington. E cosa dire del suo produttore, Charles Smith? Madre gallese e padre francese, cresciuto in California, emigrato in Danimarca per questioni di cuore, per dieci anni organizzatore di concerti rock in giro per l’Europa prima di ritornare negli States e incontrare nel 1999 un enologo francese durante un viaggio a Walla Walla: più speciale di così…

  

Zona: Columbia Valley

Azienda: Charles Smith Vinery

Vino: Kung Fu Girl Riesling

Tipologia: Bianco

Vitigno: Riesling

Titolo Alcolometrico: 11%

Temperatura di servizio: 10-12°

Esame visivo: giallo paglierino luminoso

Esame olfattivo: intenso e pulito al naso, predomina la frutta (agrumi, mela verde) con una nota di sottofondo di menta.

Esame gusto-olfattivo: impatto potente in bocca, la grande acidità iniziale lascia il posto a una piacevole nota minerale, il tutto bilanciato da un residuo zuccherino non invadente.

Abbinamenti: gli americani lo consigliano con piatti speziati orientali. Per questa volta ci fidiamo.

 

 

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