Solo una volta nella vita di Timothy Lewis

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Titolo: Solo una volta nella vita

Autore: Timothy Lewis

Casa Editrice: Giunti

Anno di edizione: 2014

Pagine: 304

Prezzo: 14,90 euro

Autore della recensione: Silvia Menini (recensione tratta da MRS)

Voi credete all’anima gemella? A quella persona che è destinata a voi, che vi fa battere il cuore e lo farà per sempre? All’unica persona con cui poter condividere tutto… e la vita intera? Qual è il segreto per un lungo matrimonio felice?

Siamo nel 2006. Adam è un agente immobiliare trentottenne ed è stato da poco lasciato dalla moglie dopo 12 anni di matrimonio con pochi semplici righe.

Non ti amo più. Vuoi sapere se c’è un altro? Sì, c’è un altro. Non tormentiamoci oltre, ti voglio bene, prendi la tua strada.

La sconfitta e la delusione è ancora bruciante in lui e non riesce a darsi pace su cosa è andato storto e su cosa avrebbero dovuto fare di diverso per vivere felici e superare la crisi che li ha colpiti durante il cammino.

Un giorno trova una casa che deve mettere in vendita e, in un sopralluogo, scopre un album apparentemente di foto, ma che contiene invece delle cartoline spedite dal proprietario Gabe alla moglie Huck ogni venerdì per sessant’anni. Adam capisce all’istante che quelle cartoline racchiudono il segreto del loro amore e decide di scoprire tutto il possibile sulla loro vita e su cosa è stato in grado di tenerli uniti per così tanti anni.

Nel 1926 Gabe incontra Huck al banco del pesce a cui lavora. In pochi istanti entrambi capiscono che qualcosa nel loro mondo è cambiato e che la loro vita non sarà più la stessa. Lei però è già fidanzata e i due si salutano senza lasciarsi i contatti. Solo un mese d ricerche e speranze dopo ecco che si incontrano nuovamente su un tram e finiscono per passare il loro primo giorno (di una lunga serie) insieme, capendo che tra loro c’è un legame fortissimo e che questo “riconoscimento” può indicare solo una cosa: sono anime gemelle! Finiranno per sfidare ogni ostacolo che la vita ha in serbo per loro grazie al loro amore e anche all’aiuto di un ipotetico angelo custode che segue Huck nella sua crescita fisica e spirituale.

Huck proseguì. «Ma ti ho detto, mio uomo dolcissimo, che…?» Si interruppe un attimo. «Ti ho detto che eri esattamente quello che cercavo fin da bambina? E che non l’avevo capito con sicurezza fino a quella prima splendida notte sul dondolo?» Sentì che le emozioni stavano per sopraffarla, così si fermò di nuovo, stavolta prendendosi il tempo per ricomporsi.

«Be’, a essere onesta» disse alla fine «probabilmente sapevo che eri la mia anima gemella anche da prima del dondolo. Forse dal giorno in cui ci siamo conosciuti e hai fatto quello stupido commento sulle ostriche.»

 

Come superare le “Lunga divisione”? Esiste l’anima gemella? Cosa significa la parola “devozione” verso l’altro? E la speranza?

Gabe si appoggiò a un lampione e osservò una coppietta che passeggiava. Si fermarono di fronte a una vetrina di vestiti da sposa e si diedero un bacio fugace prima di proseguire per la loro strada. Si accese una Lucky. La cosa che cercava più di qualsiasi altra era un amore che durasse. Quella sorta di innamoramento sensuale che mancava alla maggior parte delle coppie sposate che conosceva. Coppie che iniziavano con un amore passionale, esploravano ogni curva e vallata della grande autostrada del matrimonio, ma dopo varie deviazioni, tra bambini e lavoro, li ritrovavi ad avanzare incespicando come amanti platonici. Era un fenomeno che aveva chiamato «Lunga Divisione». In aritmetica, la lunga divisione, o divisione dei polinomi, richiedeva un gran numero di operazioni con cui si dividevano i numeri, e poi si effettuavano ulteriori e multiple divisioni finché non si arrivava al minimo dividendo possibile. Allo stesso modo, gli sembrava, un matrimonio era pieno di molteplici obblighi che frazionavano il tempo passato insieme. Se nel corso degli anni quelle divisioni aumentavano, la passione un tempo condivisa dagli sposi veniva lentamente frammentata in singoli interessi. La Lunga Divisione.

Il romanzo, come specifica l’autore alla fine, è ispirato a una storia vera, quella dei suoi prozii. Dopo la loro morte, e quando la casa fu messa in vendita, vennero trovate una serie di album segreti contenenti poesie scritte su vecchie cartoline, ricevute dalla prozia ogni venerdì per sessant’anni.

«Due cuori che esigono devozione» disse Huck piangendo. Fu in quel momento che capì finalmente la profondità del loro amore. Un amore puro, affinato da una vita insieme. Il matrimonio li aveva uniti in una singola pianta. E ogni anno, proprio come quella pianta, il loro amore cresceva, affondando le radici in una «speranza» che aveva prodotto due bellissimi boccioli.

[… ]

Pur essendo anime gemelle, erano semplicemente due persone che si amavano, un uomo e una donna che, per quanto avessero provato a liberarsi dell’egoismo e a mantenere viva la devozione reciproca, non erano sempre riusciti a evitare la Lunga Divisione. Quindi il segreto non era tanto una formula magica, quanto una felice combinazione di fattori che faceva durare un matrimonio. Fiducia totale. Un legame indistruttibile. Completezza. E nonostante questo, mi sembrava che mancasse ancora un pezzo per completare il puzzle.

 

L’ ultimo pezzo del puzzle? Buona lettura!

 

Timothy Lewis è uno scrittore e sceneggiatore americano; ha scritto oltre venti commedie teatrali e musicali. È anche un insegnante di scrittura. Vive in Texas con la sua famiglia.

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ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Silvia Menini)

Qui ci vuole proprio un grande vino. Un vino che possa essere anche da meditazione, che sappia conquistare il lettore con la sua morbidezza ma che sia anche strutturato e potente, che sappia entrare dritto nel cuore e restarvi. Un vino complesso ma allo stesso tempo semplice.

 

Zona: Valpolicella – San Pietro in Cariano (VR)

Azienda: Cantina Fornaser

Vino: Valpolicella Classico Superiore Ripasso Doc Vigneto “La Traversagna”

Vitigno: 70% Corvina e Corvinone Veronese, 25% Rondinella, 5% Croatina e Oseleta.

Tipologia: Rosso

Titolo alcolometrico: 14%

Temperatura di servizio: 18-20°

 

Esame visivo: Rosso rubino carico intenso

Esame olfattivo: Elegante di frutta rossa matura, con evidenti note di ciliegia e richiami di marasca

Esame gusto-olfattivo: Persistente, caldo ed armonico corpo vellutato ricorda frutti rossi maturi con inizio di sentori speziati.

Abbinamento: Primi piatti saporiti e per tutti i piatti a base di carne ottimo con formaggi stagionati ma

non piccanti

Note: Questo vino ottenuto da uve leggermente appassite corvina, corvinone, rondinella, oseleta,

croatina coltivate nel vigneto La traversagna sito nel cuore della Valpolicella Classica. E’ il risultato di un’accurata selezione delle uve e di una attenta rifermentazione sulle vinacce dell’Amarone. Da qui il nome “Ripasso”.

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