Titolo: Un amore a Notting Hill
Autore: Andrew Clover
Casa Editrice: Piemme
Anno di edizione: 2014
Pagine: 378
Prezzo: 12,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (recensione tratta da MRS)
Un romanzo tutto al maschile. Ma nemmeno troppo. L’autore sì, è un uomo, ma i capitoli si alternano in modo cadenzato per dare una doppia visuale: quella di Polly e quella di Arthur. Uno spaccato sulla vita matrimoniale, sui conflitti determinati da chi resta a casa a curare i figli e chi, invece, guadagna uno stipendio. Un conflitto che, di solito, vede i ruoli invertiti e invece qui è l’uomo, Arthur, che fa il “marito trofeo”, come ama definirsi lui ironicamente.
Arthur è un uomo schietto, forse fin troppo, che non gira attorno ai concetti ma li esprime in maniera diretta e sincera. Un uomo che, non sarà diplomatico, ma piace proprio per la sua franchezza e per la sua genuinità.
Polly invece è una donna che fa un lavoro che non ama ma a cui è costretta per mantenere la famiglia. Frustrata dalla vita che conduce, rimpiange gli errori di gioventù che l’hanno portata dove è ora, rinunciando al suo sogno di diventare una garden designer. Quando però incontra James, una vecchia fiamma, rimette tutta la sua vita e le decisioni prese in discussione. Ora, però, ha di nuovo un’occasione per diventare la donna che vuole essere.
Un libro profondo, che affronta temi importanti, soprattutto in un mondo dove ci sono più divorzi che matrimoni. Polly ha sempre fatto tutto per la propria famiglia, ma vede in Arthur un uomo che si fa mantenere, che insegue i propri sogni senza pensare al bene della famiglia ma, soprattutto, sembra non andarle incontro nemmeno nel buttare via la pattumiera. Arthur le sembra proprio “l’armadio Ikea dei mariti: in foto sembra robusto, ma appena ci appendi qualcosa si sfascia”. Dieci anni (e tre figli) insieme, in cui la frustrazione aumenta fino a diventare insostenibile. Il tutto mentre lui cerca, inutilmente, di scrivere il romanzo che lo farà diventare ricco e famoso. Un perdente, ecco cosa è per Polly suo marito. Tutto il contrario del bel James, che entra nella sua vita e la mette sotto sopra. Lui rappresenta per Polly il treno su cui non è mai salita, la vita fantastica fatta di agi e sogni realizzati che ha sempre desiderato.
Ma è veramente tutto perduto? E se quello che vuole è proprio sotto i suoi occhi?
Un libro divertente ma riflessivo con, sullo sfondo, una Londra irresistibile e romantica.
Andrew Clover si conferma un grande scrittore, capace di toccare il cuore di uomini e donne, scrivendo sulle relazioni tra uomini e donne, sulle seconde occasioni, e su come, a volte, non ci si accorge di quello che si ha fino a quando non la si perde.
Andrew Clover si definisce un WAD: writer, actor e dad. E infatti, con Dad Rules, un divertentissimo memoir sulla sua esperienza di padre, ha scalato le classifiche inglesi. Un amore a Notting Hill è il suo primo romanzo.
ABBINAMENTO VINO (Sommelier Antonio Freda)
Alla storia di un intrigante triangolo amoroso abbiniamo per contrapposizione un vino che invece vede andare d’amore e d’accordo i tre vitigni di cui è composto: non a caso il suo nome è Harmoge, che in latino arcaico significa “armonia”. L’azienda produttrice, Prima Terra, è stata fondata nel 2003 da Walter De Battè, Riccardo Canesi e Pierfrancesco Donati, tre personaggi di estrazioni diverse (rispettivamente viticoltore, insegnante e imprenditore) accumunati dalla passione per il vino e per lo splendido territorio delle Cinque Terre. In un contesto di viticoltura cosiddetta “eroica”, dove le viti trovano posto solo su terrazzamenti costruiti a strapiombo sul mare, sono riusciti a trovare la perfetta armonia tra rispetto della natura e valorizzazione delle potenzialità produttive della zona.
Azienda: Prima Terra
Vino: Harmoge
Denominazione: Vino da tavola bianco
Vitigni: Vermentino, Bosco, Albarola
Grado alcolico: 13.5%
Temperatura di servizio: 14°
Esame visivo: giallo paglierino con riflessi dorati
Esame olfattivo: i profumi del mediterraneo racchiusi in un bicchiere, dalle note salmastre a quelle balsamiche, dalla ginestra alla pesca gialla, dal cedro al basilico…
Esame gusto-olfattivo: l’impatto in bocca è potente ma equilibrato, la persistenza è lunghissima
Abbinamenti: orata al sale o al cartoccio, zimino di pesce.