Per quanto mi riguarda sono sempre innamorato di Sandro Settimj

per quanto mi riguarda

Titolo: Per quanto mi riguarda sono sempre innamorato

Autore: Sandro Settimj

Casa Editrice: Mondadori

Anno di edizione: 2014

Pagine: 264

Prezzo: 16,00 euro

Autore della recensione: Silvia Menini (tratta da MRS)

Un romanzo di esordio del giornalista e scrittore romano Sandro Settimj. Ironico e divertente, è incentrato attorno alle disavventure di Ugo il quale, ad ogni seduta dall’analista, affronta il suo problema con le donne attraverso il racconto di ogni storia che ha avuto e che lo ha segnato (più o meno profondamente).

Ugo è un eterno studente che vive segregato in cantina a studiare e sognare le eroine delle fiabe. Forse per questo che non riesce a trovare una donna in carne e ossa che possa tenere testa alla famosa Cenerentola di cui, forse, è segretamente innamorato.

Lui ritiene di essere talmente sfortunato da incontrare sempre le donne sbagliate, che lo costringono a situazioni deludenti e spesso pure imbarazzanti. Ed è proprio per questo che è anche convinto di avere un problema con le donne.

«Dottore, sono le donne il mio problema. La verità è che mi piacciono

tanto…»

«Continui.»

«Io ce la metto tutta.»

«Ma?»

«Poi le cose finiscono. L’innamoramento, intendo.»

«Tutto finisce a questo mondo.»

«Il mio innamoramento però finisce prima di cominciare.»

«Si spieghi.»

«Le corteggio, mi creo una favola in testa, mi innamoro e poi…

puff.»

«Definisca “puff”.» Ma Ugo non è bravo con le parole. E quindi, invece che andare e raccontare all’analista le proprie disavventure amorose, eccolo che va e legge ciò che ha scritto a casa in precedenza. Il tema principale è sempre l’amore. Quello che Ugo vorrebbe ma dal quale fugge anche. Ecco allora che ci racconta di amiche d’infanzia, compagne di università, vicine di case o donne incontrate nel periodo in cui faceva l’animatore turistico in giro per il mondo. Tutte donne talmente assurde da risultare quasi vere. Ma mentre racconta e risponde alle provocazioni dell’analista, Ugo evolve. E diventa uomo… un uomo che non smetterà di credere alle favole. Uno sguardo alle relazioni tipiche della nostra società, vissute in maniera superficiale e spesso trattenute per paura di soffrire troppo. Un romanzo dolce-amaro, impregnato di ironia intelligente che fa sorridere, senza però rinunciare a una profonda riflessione.

 

Sandro Settimj è nato a Roma nel 1963. Dopo una laurea in Lingue è partito per fare l’istruttore e l’animatore nei villaggi turistici sparsi per il mondo. Scrive soggetti e sceneggiature tv e attualmente lavora per la Rai.

 

«È in questo modo che vede le donne?»

«In quale modo?»

«“Donne e fiabe per me sono la stessa cosa”, così ha detto al nostro

primo incontro.»

«È vero…»

«Ma oggi ha affermato il contrario.»

«Non me ne sono accorto.»

«Nel quadro che ha appena dipinto fiabe e donne sono su sponde

opposte.»

«Non è il mio quadro, è di…»

«Rifletta sulle sue parole. Da un lato: purezza, candore; dall’altro:

il sesso.»

«Non ha ascoltato attentamente: non l’ho detto io…»

«Ma l’ha scritto.»

«Non è la stessa cosa.»

«No, infatti. È indicativo: ha scelto un sotterfugio.»

«Ho solo raccontato una storia vera…»

«È un passaggio importante. Si concentri sulle sue equazioni

nascoste.»

«Quali equazioni?»

«Donna vera uguale sesso; sesso uguale scabroso

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ABBINAMENTO VINO: (Sommelier Antonio Freda)

Al posto di una seduta dall’analista proponiamo a Ugo un vino dalla personalità ben definita che si lascia apprezzare per la sua bevibilità e ed eleganza: magari non risolverà i suoi problemi personali e di relazione con le donne ma, se bevuto nella giusta dose, potrà fornirgli validi spunti di riflessione.

Azienda: Venica & Venica

Vino: Talis

Tipologia: Bianco

Denominazione: Collio DOC

Vitigno: Pinot Bianco

Anno: 2013

Gradazione alcolica: 13,5%

Temperatura di servizio: 12-14*

 

Esame visivo: giallo paglierino luminoso

Esame olfattivo: elegante al naso, con sentori floreali tipici del pinot bianco come il tarassaco e la ginestra

Esame gusto-olfattivo: freschezza e morbidezza esaltano l’equilibrio di questo vino, che si lascia bere con leggiadria e si congeda con un finale persistente e un piacevole retrogusto di mandorla.

Abbinamenti: minestre, risotti, carni bianche.

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