L’angelo di Marchmont Hall di Lucinda Riley

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Titolo: L’angelo di Marchmont Hall

Autore: Lucinda Riley

Casa Editrice: Giunti

Anno di edizione: 2015

Pagine: 624

Prezzo: 11,90 euro

Autore della recensione: Silvia Menini (tratta da MRS)

Lucinda Riley è tornata e, come tutte le volte, ha portato con sé un romanzo che incanta e cattura il lettore già dopo poche pagine.

Greta fa ritorno a Marchmont Hall, la tenuta di famiglia sulle colline del Galles, dopo trent’anni di assenza.  Ad accompagnarla c’è David, il nipote del suo defunto marito. Si erano conosciuti a Londra nel dopoguerra ed entrambi avevano l’ambizione di sfondare nel mondo dello spettacolo. Ma mentre per David è andata bene, tanto da diventare un famoso comico, per Greta la vita non è stata così clemente. David le è sempre stato vicino, innamorato perdutamente di lei, aspettava il momento giusto per dichiararsi ma questo momento non è mai arrivato.

“Il pensiero di David, le suscitava emozioni completamente diverse. Era come un piacevole calore che la riempiva e la faceva sentire appagata, sicura e amata. Non doveva recitare, come aveva fatto con gli altri uomini. Con David era se stessa. Lui la conosceva come le sue tasche, difetti compresi, e ciò nonostante la amava.”

Finalmente, dopo anni di assenza, si è decisa a tornare in quella che era stata la propria casa, nel tentativo di far riaffiorare i ricordi che l’hanno abbandonata dopo un incidente che le ha fatto perdere i legami con il suo passato e le persone che più amava. Solo David le è rimasto al fianco e ha ricostruito un rapporto di fiducia e di grande amicizia.

“Il destino gliel’aveva fatta ritrovare proprio quando pensava di averla perduta per sempre.

E, stavolta, non l’avrebbe lasciata andare.”

Durante una passeggiata nel bosco Greta scorge una lapide. Ciò che leggerà sarà per lei il momento di rottura e i ricordi inizieranno ad affiorare uno dopo l’altro. Grazie anche all’aiuto di David, tornerà con la memoria nella Londra del ’45, dove era una ballerina di cabaret, al suo sogno di sposare un ufficiale americano e di poter cambiare vita, al dolore provato davanti al suo abbandono e all’amicizia con David che le salverà la vita ospitandola proprio a Marchmont Hall. Un punto di partenza per lei, perché di lì a poco sposerà lo zio di David e crescerà una figlia che fin da piccola si dimostra però mentalmente instabile.

Ma da cos’altro David sta cercando di proteggerla?

“Solo ora, da quando aveva riacquistato il proprio passato, si rendeva conto davvero di cosa lui aveva fatto per lei in tutti quegli anni. Adesso, anche se non aveva mai avuto così tanto bisogno di lui, Greta sapeva di doverlo lasciare andare.”

Un romanzo emozionante, intrigante, che lascia con il fiato sospeso e che parla di amore e di destino e di come i due sono spesso irrimediabilmente intrecciati tra loro.

“L’amore aveva il potere di cambiare il destino delle persone e il loro percorso. Come aveva cambiato il suo”.

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Abbinamento (Sommelier Antonio Freda)

Un romanzo dalle forti sfumature ha bisogno di un vino altrettanto intenso, dalla grande personalità ma al tempo stesso avvolgente come le pagine di questo libro. Ecco quindi che all’angelo contrapponiamo un “Giovin Re”, che altro non è che l’anagramma del vitigno utilizzato, il francese viognier, che il produttore Michele Satta ha avuto il “coraggio” di coltivare nel territorio di Bolgheri, insieme ad altre scommesse di successo tra cui citiamo il teroldego trentino.

Azienda: Michele Satta

Vino: Giovin Re

Denominazione: IGT Toscana

Tipologia: Bianco secco

Vitigno: Viognier

Annata: 2012

Grado alcolico: 14%

Temperatura di servizio: 14°

Analisi visiva: colore dorato brillante, le fitte “lacrime” che compaiono sul bordo del calice dopo averlo roteato ci anticipano la grande consistenza di questo vino.

Analisi olfattiva: profumo intenso e grande varietà di sentori, dalla nota balsamica a quella minerale, dalla melone alla pesca sciroppata, dalla vaniglia al cioccolato bianco, per finire con una punta di zafferano.

Analisi gusto-olfattiva: potente e avvolgente in bocca, supportato da una piacevole spalla sapida. Persistente e armonico.

Abbinamento: primi piatti a base di pesce, risotto ai funghi, baccalà.

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