Titolo: Ally nella tempesta
Autore: Lucinda Riley
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 2016
Prezzo: 12,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (recensione tratta da MRS)
Un altro magnifico romanzo di Lucinda Riley della saga “Le sette sorelle”. L’avevo atteso con ansia perché speravo che il mistero del primo libro si potesse finalmente risolvere e invece sembra quasi infittirsi ancora di più, aumentando così la trepidazione con cui aspettare la prossima uscita.
Nel primo romanzo “Le sette sorelle” avevamo visto Maia, la primogenita, alle prese con la notizia della morte del padre adottivo e il ricongiungimento di tutte le sorelle per commemorare quel padre straordinario che si era preso cura di loro. Ciascuna aveva ricevuto degli indizi per scoprire le proprie origini ma avevamo seguito solo Maia nel suo percorso che l’ha portata in Brasile.
Ma le altre sorelle?
Questo romanzo è dedicato ad Ally, dal temperamento determinato e amante del mare, ma certamente non si aspetta la tempesta che arriverà a stravolgere la sua vita e la vedrà posta di fronte a delle scelte importanti. Tutto inizia con la notizia della morte del padre e, oltre allo shock iniziale, deve combattere anche con il senso di colpa che la attanaglia. Infatti Ally, al momento della morte del padre, era in barca con Theo, conosciuto da poco, e con il quale, fin dal primo attimo, ha capito che aveva molto da condividere. Il loro amore per la vela li porta presto a essere non solo compagni di avventura, ma anche di vita e si innamorano perdutamente l’uno dell’altra, iniziando così una relazione intensa e piena di passione e amore. Ma la vita, si sa, spesso ci mette a dura prova e Ally è costretta a rimettersi in gioco un’altra volta. Una di troppo. Presa dalla disperazione e dal senso di perdita che non riesce a colmare, decide di mettersi in viaggio alla ricerca delle proprie origini. Eccola quindi in Norvegia, alle prese con un passato tutto da scoprire e con il suo primo vero amore: la musica.
La narrazione ci trasporta quindi nel passato, alla vita di Anna Landvik, una cantante d’opera norvegese che nella seconda metà dell’Ottocento divenne la musa del compositore Edvard Grieg. Una storia che supera i secoli e che servirà ad Ally per capire qualcosa di più di se stessa. Solo così potrà proseguire serena la propria esistenza.
Ora non ci resta che rimanere in attesa del prossimo libro e della storia di una delle sorelle mancanti!
Abbinamento (Sommelier Antonio Freda)
Quante volte nella vita ci siamo messi in gioco? A volte è capitato per colpa di fattori esterni, a volte per un desiderio personale di chiedere qualcosa di più alla vita che ci siamo confezionati. Accade quindi che anche nel regno aristocratico e austero del Barolo e del Barbaresco ci siano sempre più produttori che decidano di lanciarsi nell’avventura di produrre bollicine con uve nebbiolo. Lo spumante proposto è uno dei migliori esempi di questa tendenza.
Azienda: Parusso
Vino: Parusso Metodo Classico
Tipologia: Spumante Brut
Annata: 2011
Vitigno: Nebbiolo
Grado alcolico: 12,5%
Temperatura di servizio: 8°
Esame visivo: colore rosato luminoso buccia di cipolla.
Esame olfattivo: profumo intenso, prevalentemente fruttato (fragola e albicocca), accompagnato da note fragranti.
Esame gusto-olfattivo: impatto avvolgente in bocca, il tannino del nebbiolo non è aggressivo ma si fa sentire, contribuendo a un finale lungo e asciutto.
Abbinamento: aperitivi, risotti, piatti di pesce anche elaborati.