
Titolo: La casa sul fiume
Autore: Lena Manta
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 2016
Pagine: 624
Prezzo: 12,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Un libro incantevole, pieno di sentimento e disincanto, che racconta la storia di cinque ragazze alle prese con i propri sogni e la voglia di fuga dal loro paesino natale ai piedi del monte Olimpo, in Grecia.
Teodora ha perso il marito e non le rimane che l’affetto delle sue cinque figlie per le quali non desidera altro che un futuro pieno di gioia e serenità. Certamente non si aspetta che tutte e cinque abbiano un unico desiderio: andarsene da quella casa sul fiume e da quel paesino che ormai stanno loro stretti e le fanno sentire ingabbiate in una vita che vorrebbero invece diversa.
Del resto anche lei, quando era giovane, aveva conosciuto Gheràsimos, un uomo molto più grande, figlio di ricchi proprietari terrieri. Il tempo dell’attesa era stato lungo, ma lui l’aveva aspettata con una pazienza stoica, per chiederle finalmente di sposarlo al raggiungimento di lei della maggiore età, nonostante la ferma opposizione da parte di entrambe le famiglie. Approdati proprio alla casa sul fiume, avevano costruito qui la loro vita d’amore, fino alla tragica morte di lui per una ferita non curata. Ed è in questa casa che Teodora, rimasta sola con cinque figlie, le avrebbe cresciute con amore e dedizione.
Iulìa è la prima a lasciare il nido materno, innamoratasi perdutamente di un brillante architetto. Melissanthi la segue di lì a poco, attratta dai soldi di un ricco commerciante di tabacchi, Aspasìa lascia anche lei il villaggio per seguire l’uomo che ama senza valutarne le conseguenze, come una vita destinata a starle stretta rispetto alla sua passione per il canto. Magdalidinì, la figlia più piccola, decide di trasferirsi in America con la zia materna dove si innamora di un uomo con una doppia vita. Polixeni, rimasta sola, decide di fuggire per raggiungere il sogno di diventare una famosa attrice.
Prima che ciascuna parta, Teodora, sconfortata dal fatto che rimarrà sola, dona alle figlie poche ma significative parole che segneranno i loro cuori e le loro menti e che le aiuteranno nei momenti di difficoltà.
Se un giorno non riuscirai a resistere alle tentazioni, ricordati che qui, in questo angolo di mondo, troverai sempre il fiume ad aspettarti, pronto ad accoglierti nelle sue acque per purificarti.
Perché Teodora sa, che se la vita non andrà come nei loro piani, prima o poi avranno bisogno di un rifugio sicuro.
Cinque storie struggenti e segnate da un filo conduttore comune, che decreterà la loro fine e le porterà a capire il vero significato della vita.Un romanzo che ci ricorda che è sì importante inseguire i propri sogni, ma senza dimenticare le nostre origini.

Abbinamento (Sommelier Antonio Freda)
Abbiniamo a questo racconto un vino ottenuto da un vitigno autoctono, il grechetto, e prodotto da un’azienda che dagli anni ’60 a oggi ha mantenuto fede alle sue origini e alla sua vocazione biologica. L’aggiunta dell’utilizzo della barrique per l’affinamento, rispetto alle altre versioni del grechetto dell’azienda, ha permesso a questo vino di ottenere raffiche di elogi fino a quello di essere definito “uno dei più grandi bianchi d’Italia”.
Azienda: Sergio Mottura
Vino: Latour a Civitella
Tipologia: Bianco Secco
Denominazione: IGT Civitella D’Agliano
Vitigno: Grechetto
Annata: 2014
Grado alcolico: 14%
Temperatura di servizio: 12°
Agli occhi: giallo paglierino cristallino.
Al naso: profumo abbastanza intenso ma elegante e variegato, con spiccati sentori fruttati (banana, pera matura) e una gradevole nota di nocciola.
In bocca: freschezza e morbidezza in perfetto equilibrio, buona persistenza del vino che si commiata con un finale dolce di ananas e mandorla.
Abbinamenti: dalle zuppe alla ribollita, dal pesce alle carni bianche con condimenti speziati.
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