Titolo: Vita segreta di una gourmet
Autore: Jessica Tom
Casa Editrice: Harper Collins Italia
Anno di edizione: 23 giugno 2016
Pagine: 352
Prezzo: 14,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Un libro squisitamente divino, che strizza l’occhio alla moda ma si concentra invece sul cibo e la cucina che sono così di gran tendenza. Scritto in maniera scorrevole, tiene col fiato sospeso fino alla fine ed è scritto con una penna fresca e tratteggia dei personaggi di cui è impossibile non innamorarsi.
La deliziosa Tia Monroe è iscritta a uno dei più prestigiosi Master in Scienza dell’alimentazione alla New York University e il suo sogno è scrivere di cibo. Ha molte aspettative sul suo futuro e ha già tutto pianificato. È certa che sarà scelta per l’ambito tirocinio con la guru della scrittura culinaria Helen Lansky, della quale ha letto tutti i libri ed è la sua ispirazione.
Quando però incontra Michael Saltz, il famoso critico gastronomico del New York Times, il suo mondo viene stravolto. Quest’ultimo infatti è un personaggio subdolo e sgradevole e la convince, con l’inganno, a collaborare con lui e aiutarlo in una missione segreta (perché illegale): diventare il suo palato e la sua ghostwriter, mantenendo però l’anonimato e vivendo due vite parallele che sono profondamente distanti l’una dall’altra.
Per Tia inizia così un periodo fatto di bugie, abiti firmati, cene nei ristoranti più rinomati di New York. Vive la vita che ha sempre desiderato, soprattutto perché si sente più sicura di sé, più consapevole della propria bellezza e del suo potenziale come critica gastronomica ma… a che prezzo?
Un romanzo leggero, divertente, ma con una morale di fondo su cui tutti dovremmo riflettere. Ci si innamora di Tia fin dalle prime righe. Un po’ ingenua… ma con il dono innato di descrivere i piatti che assaggia con una proprietà di linguaggio ed esprimendo le sensazioni che prova in maniera unica, trasmettendo il concetto che ogni ingrediente non è a se stante ma parte di un insieme e finalizzato a rendere unico ed equilibrato il piatto.
Un libro fresco e spontaneo che non vi deluderà.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Seguiamo la scelta che Tia ha effettuato durante uno dei suoi incontri culinari con Michael Saltz. Un vino citato anche dal New York Times e che si adatta bene a questo libro pieno di piatti succulenti e finemente composti dai più importanti chef newyorkesi. Un Cabernet Sauvignon.
Azienda: Ridge Vineyards
Vino: Cabernet Sauvignon
Annata: 2013
Denominazione: Santa Cruz Mountains
Tipologia: Rosso
Vitigno: 75% Cabernet Sauvignon, 20% Merlot, 3% Petit Verdot, 2% Cabernet Franc
Gradazione: 13,8%
Temperatura di servizio: 18-20°
Agli occhi: Rosso rubino con riflessi violacei.
Al naso: Mora matura, ribes nero. Viole, caffè tostato, cioccolato fondente e zucchero caramellato.
In bocca: Corpo pieno e tannini un po’ ruvidi. Intenso e con elementi minerali facilmente percepibili.
Abbinamenti: Sicuramente il suo partner per eccellenza è la selvaggina. Cinghiale, capriolo, fagiano.
Il Cabernet è un alleato indispensabile anche nel caso di pietanze meno elaborate, come nel caso di grigliate di maiale, sia come accompagnamento, sia come base per le marinature. Un altro fra i migliori abbinamenti del Cabernet Sauvignon è certamente il tartufo (che Tia scopre e ama fin da subito).