Titolo: Gin tonic a occhi chiusi
Autore: Marco Ferrante
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 31 agosto 2016
Pagine: 352
Prezzo: 16,00 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (Tratto da MRS)
Marco Ferrante ci regala un excursus tra l’alta borghesia romana, fra gossip, scandali, corruzioni… senza veli e senza addolcimenti ma concentrandosi solamente sui vizi dei personaggi che ha creato evidenziandone la ormai decadenza.
Edoardo ed Elsa sono i capostipiti di una famiglia ricca e potente. Lui è un avvocato molto in voga e vive circondato dai risultati dei suoi successi: una grande barca ormeggiata ad Orbetello, una macchina potente e appariscente. La moglie Elsa invece gestisce il personale e adora quando può riunirlo tutto per qualche riunione di famiglia. È inoltre sempre coinvolta nelle vite dei tre figli nei quali ha “sapientemente” instillato una sana competizione tra loro.
Il primo è Gianni, noto commercialista, sposato con Nucci la quale è sempre in lotta perenne con la suocera. Poi c’è Paolo, il secondogenito, sentimentalmente ambiguo e deputato alla prima legislatura è sempre perennemente in lotta con un carattere indeciso. È sposato con Patrizia con la quale ha già tre figli e un quarto in arrivo. Ranieri invece è l’ultimo, il preferito della madre, giornalista, è privilegiato rispetto ai fratelli in quanto ha ereditato da una ricchissima zia un imponente capitale e, anche per questo, perennemente disprezzato e invidiato dai fratelli.
Improvvisamente però la quiete familiare viene scossa da degli avvenimenti imprevisti: Paolo si invaghisce di una ragazza intraprendente e che reclama in regalo una collana di Bulgari che diventerà presto oggetto di polemica, portando a termine il suo matrimonio e mettendo in serio pericolo anche la sua carriera politica.
Gianni viene coinvolto in uno scandalo che vede protagonista una azienda per la quale aveva svolto un lavoro e si innamora di Anna Rangone, una ricca architetta. Ranieri, che sembra essere quello con più sale in zucca, inizia una relazione con una donna sposata, Nora, e cerca di aiutare come può i fratelli che, nel momento del bisogno, si rivolgono a lui in cerca di supporto.
La trama è sicuramente complessa ed è scritta in maniera semplice e cadenzata, permettendo così al lettore di entrare facilmente nel ménage familiare senza troppi problemi. I temi trattati sono quelli tipici di una classe sociale altolocata che invece che dare il meglio di sé e portare un vero cambiamento, è riuscita invece a dare il peggio: rivalità, ripicche, invidie, arrivismo, opportunismo, tradimenti, abbandoni, egoismo.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Rimaniamo a Roma, ecco un Frascati superiore che si adatta bene a questo romanzo in quanto così come i protagonisti dovrebbero cogliere l’attimo e vivere le proprie vite non aspettando che il destino sistemi le cose per loro, anche il Frascati è conosciuto come vino da bersi entro la vendemmia successiva.
Azienda: Casale Marchese
Vino: Frascati Superiore
Denominazione: Frascati Superiore DOCG
Vitigni: Malvasia del Lazio, Trebbiano Toscano, Bonvino, Bellone
Tipologia: Bianco
Grado alcolico: 13,5%
Temperatura di servizio: 10-12°
Agli occhi: Giallo paglierino
Al naso: Immediati i sentori di frutta tropicale, con sfumature floreali leggermente erbacee.
In bocca: Al gusto si presenta sapido. Corposo con retrogusto morbido, elegante e avvolgente. Abbinamento: Ottimo come aperitivo, piatti di pesce, carpacci di carne e pesce, pizza, formaggi caprini freschi.