Titolo: La voce nascosta delle pietre
Autore: Chiara Parenti
Casa Editrice: Garzanti
Anno di edizione: 12 gennaio 2016
Pagine: 384
Prezzo: 16,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (tratto da MRS)
Conosco Chiara fin dal suo primo eBook edito Rizzoli YouFeel. È una scrittrice che ho sempre ammirato e amato. La sua scrittura così scorrevole, limpida e che arriva diretta al lettore mi rende una sua grande fan. Devo però dire che con questo romanzo si è veramente superata.
“La voce nascosta delle pietre” è un romanzo delicato, ammaliatore, che fa innamorare, fin dalle prime pagine, della protagonista e tiene letteralmente incollati alle pagine fino alla fine.
Un romanzo permeato di pietre, magia, amore e speranza.
Luna è cresciuta accanto al nonno che le ha trasmesso l’amore per le pietre e i loro poteri.
Ha imparato ad ascoltarle e a trarne beneficio. Per ogni mancanza e bisogno, ecco che entra in gioco una pietra. L’agata infonde coraggio, l’acquamarina dona gioia e la giada diffonde pace e saggezza.
«Segui le pietre, solo loro regalano la felicità.»
Le pietre sono sempre state la sua vita… fino ad ora, a ventinove anni. Il tempo e gli avvenimenti l’hanno cambiata, è disincantata dalla vita e dalla forza che le pietre possono infonderle. Per lei sono diventati solo dei semplici sassi. Nulla di più. Lavora nella gioielleria del nonno e ha rinunciato a tutti i suoi sogni… quelli che la entusiasmavano da bambina e che erano in grado di farla sorridere verso un futuro promettente. Il suo cuore ha subito uno smacco tredici anni fa e non si è più ripresa. I segni di una delusione cocente li porta ancora e ha perso la fiducia nella vita e nel ragazzo che a sedici anni amava e che pensava le sarebbe stato sempre accanto e con il quale condivideva i propri sogni. Leonardo infatti era cresciuto con lei e le pietre e ne amava il potere e la magia, tanto da desiderare, come Luna, di poter girare il mondo alla loro ricerca.
Ma tutte le promesse che si erano fatti non hanno mai visto la luce. Leonardo l’ha abbandonata, lasciandola sola con se stessa e la delusione che non l’ha mai lasciata, facendole crollare il mondo addosso. A fatica è riuscita a rialzarsi, a riprendere la propria vita in mano e a chiudersi a guscio in una esistenza fatta di certezze. Ma Leonardo ritorna improvvisamente nella sua vita, riaprendo la ferita che pensava essersi rimarginata e pretende di spiegarle quanto è successo. Ma, per lei, ora, è troppo tardi.
Riuscirà Luna ad accettare quelle parole che per anni sono rimaste sospese tra loro e a fidarsi nuovamente di lui in modo da dare una possibilità a se stessa ed essere di nuovo felice?
Saprà affidarsi nuovamente alle pietre e trovare il coraggio di seguirle per concedersi finalmente all’amore?
Un romanzo dirompente che spiazza e commuove, che parla delle scelte che la vita ci costringe a fare ed accettare ma anche al coraggio per sovvertirle. La voce nascosta delle pietre racchiude in sé l’essenza delle pietre grezze, nascoste nella terra e pronte per essere trovare e portate con sé nell’attesa che ci arricchiscano di quella magia che a tutti serve… almeno un po’.
«Correte, cadete, rialzatevi, e non abbiate paura di sporcarvi. I tesori più grandi sono ben nascosti, i diamanti affondano nel fango, ma non dovrete mai smettere di cercare! Cercate, cercate e, se non trovate quello che davvero volete, continuate a cercare ancora. Non arrendetevi, non è solo uno il sentiero che porta alla felicità. Voi seguite una strada che sia solo la vostra, seguite le pietre, loro vi indicheranno la via. E se vi perderete, vi riporteranno a casa.»
Abbinamento (Sommelier Antonio Freda)
La voce del vino non è nascosta, anzi: quando è versato nel bicchiere riesce a sprigionare un canto che racconta di passioni, di lavoro, di uomini e di territori… la melodia in questa occasione arriva dalla Borgogna: l’autore è un giovane produttore, Stephane Moreau, che ha iniziato a “comporre” negli anni 90 ed è riuscito brillantemente a bruciare le tappe. Non solo le pietre, ma anche il vino è in grado di regalare felicità!
Azienda: J. C. Bessin
Vino: La Fourchame
Denominazione: Chablis Premier Cru
Vitigno: Chardonnay
Annata: 2012
Gradazione alcolica: 13,5%
Temperatura di servizio:10-12°
Agli occhi: giallo paglierino carico e luminoso.
Al naso: profumo intenso, note fruttate tropicali e di pesca gialla, leggermente speziato con note fumè, caramellate e di canditi.
In bocca: vino equilibrato e di struttura, morbido e minerale, con un piacevole finale di frutta secca.
Abbinamento: da provare con le ostriche, senza offesa per lo Champagne…