Titolo: Sono cose da grandi
Autore: Simona Sparaco
Casa Editrice: Einaudi Stile Libero
Anno di edizione: 24 gennaio 2017
Pagine: 98
Prezzo: 12,00 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (tratto da MRS)
Quante volte avete guardato negli occhi i vostri figli e vi siete domandate in quale mondo sarebbero cresciuti. Quante volte li avete fatti uscire di casa con la paura di cosa sarebbe potuto accadere senza la vostra supervisione. Ultimamente i telegiornali ci inondano di notizie sconvolgenti: stragi senza senso, la terra che trema e non lascia scampo. Ormai nessun luogo sembra sicuro.
Simona Sparaco è tornata in libreria con un romanzo che affronta il delicato tema del dialogo con i figli, affrontando le paure di una madre che non ha fiducia nel mondo dove suo figlio cresce e che vorrebbe proteggere per sempre, ma allo stesso tempo con la consapevolezza che vada lasciato anche libero di affrontare il mondo a suo modo.
Ma certe cose vanno comunque spiegate e certi argomenti affrontati nel migliore dei modi. Ma come? Simona non lo sa… ma ci tenta con suo figlio di quattro anni e condivide i suoi dubbi e le sue frustrazioni in un romanzo dedicato a tutte le mamme ma non solo.
Con una scrittura intima e delicata, Simona ci accompagna nella sua esperienza di mamma e donna con una scrittura che incanta e che racchiude in sé tutta l’essenza dell’esperienza della maternità.
Tutto comincia quando riconosce negli occhi del figlio la paura, dettata dalle scene trasmette al telegiornale della strage di Nizza. Inizia così per lei un dialogo interiore dove affronta le sue paure e riflessioni sulla vita e su come spiegare al proprio figlio la violenza del mondo che attanaglia lo stomaco e ci rende diffidenti verso il diverso.
Si rende conto che la frase che di solito usava per spiegare certe cose: “sono cose da grandi” non può più funzionare, decide quindi di rivolgersi a lui con semplicità, per dirgli cosa ha imparato lei dalla paura e come la affronta giornalmente ma anche per raccontargli cosa rappresenta per lei la vita a due.
Un libro dove la forza di una madre e la fragilità di un essere umano si mescolano in un cocktail che vi lascerà stupite.
Questa lettera ha inizio d’estate, l’estate dei tuoi quattro anni. Quando le mie paure si sono schiuse davanti alle immagini di una strage. Poco dopo la Terra ha cominciato a tremare. E anche io sono stata contagiata da quel tremore, perché l’ho avvertito dentro di te.
Queste parole sono rivolte al tuo sguardo rotondo, pieno di fiducia, bisognoso di un poi.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
A questo libro si potrebbero abbinare mille vini, ma ho optato per un cocktail che io amo particolarmente per la sua leggerezza e profumazione particolare, dettata sia dal Prosecco (o spumante) sia dallo sciroppo di sambuco. Senza contare la nota aromatica delle foglie di menta che lo rendono perfetto per un aperitivo oppure anche per un dopo cena. Un giusto contrasto con la complessità dell’argomento trattato che ricorda anche che la vita è fatta di profumi, delicatezza e, perché no, anche leggerezza.
Ingredienti (dosi per una persona)
- 3 cl di sciroppo di sambuco (la dose può essere leggermente aumentata o diminuita a secondo della dolcezza dello sciroppo)
- 6 cl di vino spumante o di Prosecco
- Uno spruzzo di selz (opzionale)
- Una strisciolina di buccia di limone o uno spicchietto di mela
- Qualche fogliolina di menta fresca
- Alcuni cubetti di ghiaccio
Preparazione:
Il cocktail Hugo si prepara in un bicchiere da vino grande oppure in un tumbler. Versate nel bicchiere scelto qualche cubetto di ghiaccio, poi lo sciroppo di sambuco, il vino, la buccia di limone o lo spicchio di mela, e le foglie di menta.
Mescolate delicatamente e servite subito, completando con uno spruzzo di selz se volete rendere ancora più leggero questo cocktail, mentre se lo preferite un po’ più forte, usate del vino ghiacciato.