Titolo: Se non ti vedo non esisti
Autore: Levante
Casa Editrice: Rizzoli
Anno di edizione: 19 gennaio 2017
Pagine: 220
Prezzo: 17,00 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (tratto da MRS)
Un libro introspettivo con una protagonista in cui ci si immedesima molto facilmente. Quante volte ci siamo sentite ingabbiate in una relazione che non ci soddisfaceva? Quante volte abbiamo preso decisioni sbagliate e ce ne siamo pentite ma senza trovare una via d’uscita dalle conseguenze delle nostre azioni?
La protagonista di questo romanzo è Anita, trent’anni, redattrice di una rivista di moda, lavoro che la porta a spostarsi spesso tra Roma e Milano e non solo. Occasioni per lei per fuggire da un matrimonio che ormai non sente più appartenerle, risucchiata in conversazioni monosillabiche e da un marito che, seppur le lasci tutto la spazio di cui lei pensa di aver bisogno, non riesce a colmare quel vuoto che sente crescerle dentro giorno dopo giorno.
Ma il problema non è lui, bensì le mille personalità di lei che le parlano e le portano quell’insoddisfazione che non riesce a domare. Di essere tremendamente complicata lo sa bene! Ormai tende a evitare perfino il confronto con la madre e la sorella che invece sembrano appartenere a un mondo diverso dal suo e non capiscono da dove derivi tutta quella inquietudine e quella paura di essere messa in gabbia. Ma Anita fa l’unica cosa che la rende veramente prigioniera: scappa da un marito accondiscendente, premuroso e che le lascia senza fiatare i suoi spazi, per rifugiarsi tra le braccia di un uomo, Flavio, che invece la assilla e la opprime fino allo sfinimento. Anzi, prima di lui c’è stato anche Filippo, incontrato per caso su un volo per New York e con il quale ha colmato, almeno per un attimo, quel senso di solitudine che l’aveva presa alla sprovvista.
Anita crede di amarli tutti, a suo modo, ma forse la situazione le sta sfuggendo di mano e si ritrova ben presto a dover fare i conti con il prezzo da pagare delle sue scelte.
Sarà costretta a scavarsi dentro e a fare i conti con un passato scomodo da affrontare ma che è l’unica via per portarla a salvarsi… da se stessa.
Un libro che incanta, che va gustato pagina per pagina, e che trasmette con forza tutte le paure e le incertezze della protagonista che, giorno dopo giorno, affronta i suoi demoni per potersi concedere il lusso di vivere.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
A questo libro abbino un vino bianco dolce, che contrasta la durezza delle scelte fatte dalla protagonista. Un vino da meditazione, perfetto per leggere e gustare questo romanzo introspettivo e che permette di riflettere sulle scelte della vita e le conseguenze con cui dobbiamo confrontarci.
Azienda: Marinig
Vino: Picolit
Tipologia: Bianco dolce
Denominazione: Picolit DOCG
Vitigni: Picolit 100%
Temperatura di servizio: 12°
Alla vista: Colore giallo dorato intenso
Al naso: Il suo profumo ricorda il miele e la frutta matura.
In bocca: Ha un sapore dolce, raffinato e armonico.
Abbinamento: Vino da meditazione per eccellenza e può accompagnare dolci e dessert.