Titolo: L’incredibile ritorno di Norah Wells
Autore: Virginia Macgregor
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 5 ottobre 2016
Pagine: 400
Prezzo: 14,00 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (tratto da MRS)
Un libro introspettivo che affronta un tema importante visto da diversi punti di vista, quelli di tutti i componenti di questa famiglia al di fuori delle righe, che ci raccontano gli avvenimenti con la propria voce e il proprio modo di interpretare ciò che accade.
Da quando Norah Wells, sei anni prima, è uscita dalla sua casa nella cittadina inglese di Holdingwell, per non rimetterci più piede, il marito Adam e le due figlie piccole, si ritrovano a fare i conti con la solitudine e con l’incapacità del padre di prendere la vita familiare in mano e dare alle figlie quella serenità che la madre si è portata via. Per fortuna che accanto a loro c’è Fay, madrina della neonata Willa, che si prende a carico la riorganizzazione della casa e della cura delle bambine, oltre che di Adam, il marito abbandonato che è caduto ormai da anni nell’alcolismo ed è incapace di prendersi le responsabilità di padre.
Norah ha lasciato solo una lettera con poche righe di scusa e chiedendo di non essere cercata.
Da allora sono passati sei anni.
Un venerdì, come tanti altri, Norah, con la sua folta chioma di capelli rossi che richiamano quelli delle due figlie abbandonate, si presenta con il suo trolley sulla soglia di quella che un tempo era casa sua.
Ella, la figlia maggiore, la riconosce subito dalla finestra di casa e finalmente il suo sogno di rivedere la madre che crede essere stata rapita o aver subito un incidente che l’ha tenuta lontana così a lungo dalla propria famiglia si vede realizzato.
Quando Norah entra però in quella che era casa sua, si rende conto che tutto è cambiato e si percepisce che l’anima di quel cambiamento è un’altra donna. E quella donna è proprio Fay, la sua migliore amica a cui aveva affidato le cure della sua famiglia prima di andarsene e che si è presto insediata in casa conquistandosi l’amore di Adam e crescendo Willa come se fosse sua figlia.
Ma perché Norah, dopo tanti anni e una nuova vita altrove, ha deciso di tornare a casa?
Ecco un libro che incuriosisce, che incanta con la sua magica delicatezza e fa riflettere sulle scelte della vita e sulle conseguenze delle nostre azioni. Una madre in fuga perché non in grado di essere un genitore modello, un matrimonio deciso troppo di fretta e dettato più da una scelta di pancia che altro, due figlie che forse sono arrivate troppo presto e, come succede in questi casi, le conseguenze ricadono proprio su di loro che, però, non hanno alcuna colpa.
Un amore nato quasi per caso e rafforzato dal senso del bisogno, ma poi stabilizzatosi in un senso di appartenenza che ora sembra sgretolarsi tra le mani.
Un romanzo che è un tornado di emozioni e di punti di vista perché, si sa, nella vita non esiste solo una sfaccettatura della realtà.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Per questo romanzo ho scelto un vitigno poliedrico , dalle molte sfaccettature, che riesce ad esprimersi al meglio in molte versioni : spumantizzato, fermo, vendemmia tardiva e passito. Si tratta di un vitigno piuttosto eclettico che viene utilizzato per produrre, generalmente in purezza, sia vini freschi e di pronta beva, sia vini molto strutturati e capaci di notevole longevità.
Azienda: Tenuta di Tavignano
Vino: Misco
Tipologia: Bianco
Denominazione: Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore
Annata: 2015
Vitigni: Verdicchio 100%
Grado alcolico: 13,5%
Temperatura di servizio: 10°
Vista: Giallo paglierino carico
Olfatto: Intensità aromatica che spazia dalla frutta estiva al fiore di tiglio, con una velatura finale di mandorla, elegante e sfaccettata.
Gusto: Ricco, di bella personalità e ritmo, succoso e persistente
Abbinamento: Antipasti di pesce affumicati, risotto ai frutti di mare, pasta al pesce in bianco, zuppa di pesce in bianco, pesce alla griglia.