Intervista a Barbara Sarri autrice di “Il ventaglio sulla pelle”

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Un romanzo così attuale che parla di un problema quale la violenza sulle donne e ci racconta di una coraggiosa protagonista che è alla ricerca di un serial killer. Incuriosite, abbiamo deciso di intervistare l’autrice, e approfondire con lei qualche curiosità.

Come e perché hai deciso di scrivere questo libro? Cosa ti ha ispirato?

Credo profondamente nella donna, nella sua sensibilità, capacità di empatia e coraggio.

La donna mi ha ispirato, in realtà m’ispira da sempre.

Quanto tempo hai passato a scrivere il romanzo? A quali difficoltà sei andata incontro?

Direi la prima bozza è venuta velocemente, dal cuore, poi ci ho lavorato diverso tempo ( un anno pieno ) , cercando di approfondire i personaggi e colorare la trama.

Credo che scrivere un romanzo sia proprio come dipingere un quadro.

A volte anche le pennellate finali diventano dettagli importanti per chi lo guarda o in questo caso, per chi lo legge.

Come evolve il personaggio di Isabel e come cambia il suo atteggiamento di fronte a un problema come la violenza sulle donne? 

La protagonista davanti agli eventi si trasforma ma resta se stessa, sa di dover affrontare la paura. Ha paura, ma non si tira indietro e questo lo fanno anche le ragazze del centro antiviolenza. C’è una forte energia fra di loro donata non solo dal ballo ma anche da un profondo rispetto e dall’amicizia.

Quanto c’è di te in Isabel?

Io ballo molto meno bene di lei, lei è “nipote d’arte”!

Amo Ostia come lei, amo camminare e riflettere sul mare.

Cosa si può fare, secondo te, per ridurre o infondere maggior consapevolezza su un problema così importante come la violenza sulle donne?

Parlare, parlare, sapere che è normale aver paura… ma parlare e magari

iniziare “a ballare la propria vita”! 

Nel romanzo due figure maschili vengono messe a confronto. Cristian e Romeo. Ci puoi dire in poche parole cosa li accomuna e cosa, invece, li contraddistingue?

Sono due uomini attratti dalla protagonista, ma l’uno è l’opposto dell’altro. Il tenebroso e il rassicurante, chissà chi sceglierà Isabel Blanco…

Parlando di te:

Spiegateci in poche parole chi sei.

Io sono una mamma, che ha la fortuna oltre ad avere una famiglia stupenda di poter coltivare passioni come la scrittura, il flamenco, l’equitazione.

Cosa significa per te essere scrittrice? Come è iniziata la tua avventura?

Provare a regalare emozioni con le parole.

È iniziata a 12 anni raccontando a un diario cosa succedeva ogni giorno con il mio cavallo… oggi sono qui a 46 il mio sogno di dodicenne si è realizzato.

Un progetto per il futuro.

Una nuova avventura di Isabel Blanco è alle porte.

 

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