Titolo: Matrimonio di convenienza
Autore: Felicia Kingsley
Casa Editrice: Newton Compton
Anno di edizione: 13 aprile 2017
Pagine: 336
Prezzo: 10,00 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (tratto da MRS)
Jemma è quello che di più lontano ci possa essere da una donna raffinata e con stile. Ha due genitori hippy e che praticano il nudismo e un senso estetico decisamente di dubbio gusto. Nemmeno le finanze le vanno troppo bene. Fa la truccatrice teatrale a Londra (almeno fino a quando non viene licenziata) e vive in un seminterrato da sola. Eh sì perché vivere con i genitori è improponibile e sembra sempre trovare i ragazzi sbagliati che le fanno collezionare incessanti insuccessi e delusioni.
Un giorno però riceve la chiamata dell’avvocato della nonna appena venuta a mancare, la stessa che tempo addietro ha deciso di diseredare sua figlia perché si era rifiutata di sposare l’uomo che era stato scelto per lei e di inserirsi nell’alta società. La nonna ha però sperato, prima di morire, di poter redimere almeno la nipote, lasciando tutta la sua eredità a lei a patto che però sposi un uomo dal titolo nobiliare. Jemma non prende nemmeno in considerazione la cosa soprattutto perché all’orizzonte non c’è uno straccio di uomo e tantomeno nobile. Ma il suo avvocato prende due piccioni con una fava e le presenta Ashford, il dodicesimo duca di Burlingham, che si è appena trovato di fronte a una profonda crisi economica lasciatagli dal padre una volta deceduto e che rischia di perdere tutti i beni di famiglia per evitare il disastro.
Ashford è duca. Jemma potrebbe ereditare così tanti soldi da sistemare entrambi fino alla fine dei loro giorni. Un’accoppiata perfetta. Sulla carta. Peccato che il carattere spontaneo e un po’ irascibile di lei mal si accoppia con la compostezza e la rigidità di lui. I due si odiano fin dal primo sguardo. Ma per salvare entrambi, ecco che acconsentono a questa farsa e a ottenere ciò che vogliono, decidendo di sposarsi e di provare ad avere un matrimonio che li terrà a debita distanza l’uno dall’altra il più possibile. Ma Jemma non può certo aspettarsi quello che troverà una volta arrivata nella residenza di Burlingham. Una convivenza difficile da gestire, galateo, formalità, inviti, ricevimenti e una suocera così impettita e scontrosa che le farà venire voglia di scappare a gambe levate.
Ma il destino, si sa, gioca brutti scherzi e avrà in serbo per loro grandi sorprese.
“Non ho messo in imbarazzo il nome dei Burlingham?”
“Sì, certo, lo hai fatto. Hai una quantità di difetti impossibile da contare, sei inadeguata in quasi ogni situazione e sembra che ciò che dici non sia filtrato dal cervello, ma sei sveglia e sembra che una buona azione abbia cancellato una serata di per sé disastrosa.”
Ecco un romanzo romantico, divertente, che non annoia e scritto in modo brillante. Jemma conquista fin dalle prime pagine e si fa il tifo per lei fino alla fine.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Non sarà lo champagne che si beve sempre nella tenuta di Burlingham, ma è un signor Franciacorta… anzi… uno dei più rinomati e non sfigurerebbe in uno dei mille eventi organizzati dalla suocera super impettita e criticona.
Azienda: Bellavista
Vino: Franciacorta Brut DOCG Gran “Cuvèe Alma
Tipologia: Spumante
Denominazione: Franciacorta Brut DOCG
Vitigni: Chardonnay 80%, Pinot Nero 19%, Pinot Bianco 1%
Grado alcolico: 12,5%
Temperatura di servizio: 8-10°
Vista: Giallo paglierino con riflessi verdognoli. Il perlage è fine e continuo, con abbondante e persistente corona.
Olfatto: Al naso il profumo è ampio e abbraccia sfumature di frutta dolce e leggermente matura con sottili accenni di vegetali e vaniglia.
Gusto: In bocca è sapido e completo, fresco e vibrante con un ritorno delle note percepite al naso. Il finale è lungo, elegante e armonioso.
Abbinamento: Che lo si beva come aperitivo o durante il pasto saprà accompagnare bene numerose elaborazioni a base di pesce. Crostini a base di salmone affumicato o pasta al sugo di astice.