Titolo: Anna sta mentendo
Autore: Federico Baccomo
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 19 aprile 2017
Pagine: 288
Prezzo: 17,00 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (tratto da MRS)
Riccardo Merisio ha passato un brutto periodo. Dopo la rottura con l’ormai ex fidanzata Maddalena e la perdita del padre per una brutta malattia, eccolo finalmente ritrovare la serenità grazie a un lavoro stimolante e ad Anna, una collega con la quale ha da poco instaurato una relazione.
Tutto sembra andare per il verso giusto fino a quando, una sera, mentre scrive messaggi ad Anna via Whatsup, si imbatte nell’invito a scaricare una nuova applicazione, WhatsTrue. Sulle prime cerca di annullare la richiesta ma, spinto dall’urgenza di rispondere ad Anna e dall’impossibilità di capire come sbarazzarsi di quella fastidiosa finestra che lo ha interrotto, la scarica e scopre che questa ha preso il sopravvento, soppiantando la vecchia versione di Whatsup. L’unica differenza che nota è lo sfondo rosso e qualche disegnino leggermente diverso. Per il resto nulla sembra essere variato. Almeno fino a quando non nota qualcosa di strano. Il classico “Anna sta scrivendo…” viene sostituito, in alcuni messaggi, da “Anna sta mentendo…”. Che sia lo strano scherzo di qualche ragazzino che si è inventato questa App che magari gli sta risucchiando il conto del cellulare? Oppure una trovata pubblicitaria? E se fosse invece un sistema realmente efficace per svelare le bugie di chi gli sta scrivendo?
Riccardo, seppure all’inizio sia diffidente, piano piano inizia veramente a credere a ciò che WhatsTrue gli dice… e cioè che la gente molto spesso mente. Chi ingenuamente, chi per non ferire i suoi sentimenti… ma anche chi invece lo fa “truffandolo”. Ben presto lui diventa succube di questa nuova App che da credito alle sue paranoie e lo trascina in un gioco perverso dove i confini tra verità e menzogna ben presto si confondono.
Un romanzo intrigante che è un sano mix tra “The Truman Show” e “1984” di George Orwell e dove l’autore ci svela come sarebbe se si avesse la possibilità di sapere quando le persone ci mentono. È impossibile non immedesimarsi nel protagonista, alle prese con delle circostanze tanto paradossali quanto probabili, in un’epoca in cui la tecnologia viaggia alla velocità della luce.
Un romanzo introspettivo che coinvolge e attrae con la sua semplicità comunicativa ma allo stesso tempo con un tema importante e complesso.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
“Io amo fare il vino perchè questo nettare sublime è semplicemente incapace di mentire.”
dal film “un’ottima annata
Il Dolcetto di Dogliani è un vino morbido, equilibrato, che ben si presta a supportare un mondo fatto di menzogne, seppure lievi e che può essere ancora più apprezzato in quanto le vigne sono coltivate secondo i principi dell’agricoltura biodinamica.
Azienda: San Fereolo
Vino: Valdibà
Annata: 2015
Tipologia: Rosso
Denominazione: Dolcetto di Dogliani DOCG
Vitigni: Dolcetto100%
Grado alcolico: 13,5%
Temperatura di servizio: 18°
Vista: Alla vista, color rosso rubino intenso, con riflessi porpora.
Olfatto: Il naso si distende su decisi sentori di frutta rossa e di fiori.
Gusto: Al palato, si apre con buon equilibrio e media struttura. Si distende poi su decisi sentori di ciliegia, mirtillo e mora, con un richiamo vegetale. Finale armonico, leggermente ammandorlato.
Abbinamento: Il “Valdibà” si accosta a meraviglia a tutto pasto, da antipasti di terra, a primi a base di salse mediamente strutturate e a secondi di carne.