Titolo: Aurora nel buio
Autore: Barbara Baraldi
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 3 maggio 2017
Pagine: 528
Prezzo: 16,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (tratto da MRS)
Questo nuovo thriller di Barbara Baraldi racconta la storia di Aurora Scalviati, una poliziotta che vantava un curriculum e una carriera di tutto rispetto fino a quando, durante un conflitto a fuoco, il suo compagno e collega perde la vita e un frammento di proiettile le finisce in testa. Da quel momento la sua vita professionale (e non solo) subisce un brusco arresto a causa di un bipolarismo che è difficile da dominare. I farmaci e le misure estreme e clandestine a cui si sottopone non sortiscono gli effetti desiderati.
Quando viene a sapere del suo imminente trasferimento in una tranquilla cittadina dell’Emilia, Aurora è già consapevole di quello che l’aspetta… E invece ciò che trova è ben lontano da oggi immaginario. Proprio la notte del suo arrivo, infatti, i lampeggianti della polizia la attraggono verso il luogo di un crimine efferato. Una donna è stata uccisa, il marito è scomparso e l’assassino ha rapito la loro figlia, Aprile, di soli nove anni. Su una parete di casa l’assassino ha lasciato una scritta tracciata con il sangue della vittima: “Tu non farai alcun male”. Tutta la città punta il dito contro il marito scomparso ma Aurora, dopo aver visto la scena del crimine e aver preso alcune informazioni riguardanti la famiglia da un collega, è convinta che si tratti invece di un serial killer. Convinzione che le si radica ancor di più nella testa quando viene a sapere che quella scritta era già stata oggetto di un altro omicidio avvenuto anni prima.
Nessuno le dà però ascolto e lei non vuole rischiare che anche la vita della bambina venga messa in pericolo a causa del tempo che passa inesorabilmente e la polizia che dirige tutte le proprie energie in una direzione sbagliata. Che fare? Aurora si vedrà costretta ad agire al di fuori delle regole e a fidarsi del proprio intuito. Ma solo affrontando il proprio passato e ciò che le è successo riuscirà ad agire razionalmente e trovare il modo per salvare la piccola Aprile e le prossime vittime.
Un thriller che lascia letteralmente con il fiato sospeso fino alla fine. Una protagonista che, nella sua debolezza, ha la forza necessaria per fidarsi del proprio istinto e per superare gli ostacoli che le vengono messi di fronte. Un libro che coinvolge e incuriosisce, costruito con dei personaggi complessi e tormentati che evolvono insieme alla trama e scritto con una penna scorrevole che incatena il lettore alla pagina.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Il Gutturnio è originario dei colli Piacentini, nel cuore dell’Emilia Romagna. Il nome Gutturnio deriva da gutturnium, una grande coppa d’argento di circa due litri, utilizzata al termine della cena. Riempita di vino, veniva passata di mano in mano tra i commensali per bervi a turno come simbolo di fraternità e amicizia.
Azienda: La Tosa
Vino: Vignamorello
Tipologia: Rosso
Denominazione: Colli Piacentini Gutturnio Superiore DOC
Annata: 2014
Vitigni: Barbera 60%, Bonarda 40%
Grado alcolico: 14%
Temperatura di servizio: 16-18°
Vista: Rosso rubino scuro
Olfatto: Al naso esprime note elganti e intensi di mora, di prugna, di amarena, di cioccolato.
Gusto: In bocca è carnoso, equilibrato e disteso. Caldo e coinvolgente, dalla trama tannica molto precisa. Chiude con un finale molto lungo, sul frutto.
Abbinamento: A tutto pasto, il “Vignamorello” è vino rosso che ben accompagna piatti di carne bianca e rossa, anche di cacciagione. Ottimo con un piatto di formaggi mediamente stagionati.