Titolo: Da domani mi alzo presto
Autore: Simona Toma
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Anno di edizione: 9 maggio 2017
Pagine: 252
Prezzo: 17,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini (tratto da MRS)
Ecco un libro ironico, fresco, stravagante, che “acchiappa” il lettore, lo fa divertire, lo fa riflettere immergendolo nel mondo un po’ sconclusionato di una protagonista che incanta con il suo modo di essere e le vicissitudini a cui va incontro.
Milano era per me quell’attimo beato e irripetibile nella vita in cui si spalanca davanti a te tutta la meraviglia del mondo… E poi, all’improvviso, mi sono ritrovata depressa in pigiama e spalmata sul divano dei miei.
Michela è una ragazza come tante altre. Ha un lavoro in una prestigiosa azienda di pubblicità, ha un fidanzato con cui convive e la sua vita ruota attorno a questi due pilastri e a una Milano a cui è approdata scappando da una piccola cittadina a Lecce. Quando è arrivata era piena di ambizione e aspettative dalla sua nuova vita. Ma, dopo nove anni di vita metropolitana, in un solo giorno ha perso tutto quello che aveva costruito con fatica. È stata licenziata e anche mollata dal fidanzato. Così, senza alcun preavviso. Si è così vista costretta a tornare a casa, per vivere con i genitori e rifugiarsi nella sua cameretta di quando era piccola per non uscirne più. I suoi trentasei, quasi trentasette anni, le pesano come non mai in questa situazione e passa il suo tempo in pigiama, tra la camera da letto e il balcone, per fumare una sigaretta dietro l’altra e assoggettando le sue paure e ansie al Lexotan. A scompigliarle i suoi piani di letargo, entrano in scena la cugina Giulia, un tipino tutto pepe, esuberante e un po’ caciarona e una bimbetta di dieci anni particolarmente chiacchierona che vive nell’appartamento sullo stesso pianerottolo dei suoi genitori. Aurora, è così che si chiama, con i suoi modi curiosi e un po’ impiccioni, si prende a cuore la felicità di Michela, anche se quest’ultima cerca in tutti i modi di svincolarsi dalla sua presenza. Quando però capisce che quella bambina, con un paio di occhiali dalla montatura viola e un quadernetto che porta sempre con sé per annotarsi i ricordi più belli, è dovuta crescere troppo in fretta a causa di avvenimenti che l’hanno profondamente segnata, decide di accettare la sua presenza, anche se un po’ meno quella del padre dai modi bruschi e un po’ troppo freddi per i suoi gusti. Un incontro, quello con Aurora, che riuscirà a riscuotere Michela dal torpore nel quale è piombata e farle capire che la vita ti può regalare delle sorprese e nuove occasioni. L’importante è essere disposte a coglierle e non aver paura di volare, anche senza paracadute.
Simona Toma ci racconta una storia semplice, pervasa di ironia ma anche di riflessioni su tematiche che sono sempre più attuali. Una storia vera, che parla di tutte noi, di come affrontare le difficoltà della vita e su come trovare, anche nelle disavventure, delle opportunità.
Un romanzo che, sono la sua semplicità diverte e commuove allo stesso tempo. Consigliatissimo!
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Rimaniamo in Puglia, città dove approda, con la coda tra le gambe e in piena crisi esistenziale, la nostra protagonista. Un vino che racchiude in sé tutta la magia di questa terra. Un vino naturalmente dolce, capace di smussare anche le asprezze della vita più recidive.
Azienda: Gianfranco Fino
Vino: Es più sole
Tipologia: Rosso
Annata: 2012
Denominazione: Primitivo di Manduria Dolce Naturale DOCG
Vitigni: Primitivo 100%
Grado alcolico: 15%
Temperatura di servizio: 14-16°
Vista: Granato luminoso, carico e intenso il colore.
Olfatto: Spessi strati di frutta surmatura e a confettura aprono l’ingresso al naso, che percepisce sentori di more, prugne e ciliegie nere, poi toni terziari di cioccolato, tabacco e spezie.
Gusto: L’assaggio è caldo e corposo, morbido, dolce e suadente. Lunghissima la persistenza.
Abbinamento: Accompagna meravigliosamente il momento del dessert, ma è perfetto anche come vino da meditazione.