Titolo: Ci vediamo uno di questi giorni
Autore: Federica Bosco
Casa Editrice: Garzanti
Anno di edizione: 14 settembre 2017
Pagine: 320
Prezzo: 16,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
A volte l’amicizia è il dono più grande che la vita ci può donare. Quell’amicizia che nasce in un momento spontaneo e che ci accompagna per il resto della nostra vita, facendoci superare momenti bui e difficoltà che, da sole, sarebbe stato impensabile.
Per Ludovica e Caterina è stato proprio così. Il loro legame è nato nel cortile della scuola, quando Ludovica le ha offerto la sua merenda in cambio di un legame che è diventato presto una sorta di sorellanza durata fino in età adulta.
Hanno due caratteri molto diversi tra loro. Caterina è sempre in continua esplosione di idee e non teme mai nulla. Ludovica è invece sempre succube della paura e non riesce a vivere la sua vita in maniera scanzonata e più leggera.
A Caterina spetta il compito di trascinare l’amica sempre in nuove situazioni, emozioni, feste, idee strampalate… e all’amica non resta che seguirla, seppur, spesse volte, un po’ recalcitrante e non smette di tentare di infondere un po’ di responsabilità nella vita dell’amica. Si completano a vicenda, ed è proprio questo il segreto della loro amicizia.
Fino a quando Ludovica non si rende conto che la sua vita sembra un pacchetto preconfezionato: un lavoro in banca, un fidanzato che non le sprigiona troppe emozioni e che anzi, piano piano, la sta logorando.
Ma spesso la vita ci riserva altro… e siamo noi a dover decidere cosa farne delle opportunità che ci vengono servite (quasi) su un piatto d’argento.
Un libro emozionante, che si legge tutto d’un fiato e che ci permette di entrare completamente nella storia che Federica Bosco ci narra con una penna che segue una evoluzione in continua crescita.
Un romanzo il cui titolo svela il suo significato solo alla fine, che racconta di una amicizia in maniera così spontanea e avvincente che acquisisce tutto un nuovo significato. Un libro complesso, ma che mantiene comunque quel tocco di ironia, tipico dell’autrice, che riesce a mettere a nudo la vita, così come è, senza tanti fronzoli né costrizioni.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Restiamo a Genova, città dove è ambientato questo romanzo, con il vino Rossese Dolceacqua, uno dei vini più apprezzati della Liguria.
Azienda: Maixei
Vino: Rossese di Dolceacqua Superiore
Tipologia: Rosso
Denominazione: Rossese di Dolceacqua Superiore
Vitigni: 100% Rossese di Ventimiglia
Grado alcolico: 13,5%
Temperatura di servizio: 18°
Vista: Colore rosso rubino che durante l’affinamento vira verso tonalità granata.
Olfatto: I profumi richiamano la fragola di bosco, la rosa e la viola appassita, con l’affinamento compaiono anche note di liquirizia e di erbe aromatiche.
Gusto: Dal sapore morbido, sapido, leggermente caldo e vellutato con piacevole, tipico fondo amarognolo.
Abbinamento: A tavola accompagna ottimamente formaggi stagionati, cacciagione sia di pelo che di piuma, la tipica “capra e fagioli”.