Titolo: Ti chiamo sul fisso
Autore: Rainbow Rowell
Casa Editrice: Piemme
Anno di edizione: 7 novembre 2017
Pagine: 360
Prezzo: 18,50 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Quante volte ci è capitato di desiderare di metterci in contatto con qualcuno di importante nel nostro passato per capire dove abbiamo sbagliato o per cercare di rimediare ai nostri errori?
Se questa possibilità ci fosse data, cosa cambieremmo? Rifaremmo le stesse scelte o le modificheremmo, con il senno di poi?
Georgie vive una vita che molte di noi desidereremmo. Ha un lavoro da sogno, un marito premuroso che si prende cura delle loro due magnifiche figlie e sembra proprio che non le possa mancare nulla. Ma il suo rapporto con il marito non è certamente idilliaco e ormai sono diventati due estranei. Cosa è andato storto? Forse il fatto che Georgie sia una autrice televisiva sempre impegnata e perennemente a stretto contatto con il suo amico dell’università Seth non aiuta di certo, né tantomeno che lei debba rinunciare alle vacanze natalizie con la famiglia per lavorare… Ma proprio quando sembra abbandonare le speranze, ecco che il vecchio telefono di casa della madre la mette in contatto con il Neal di quindici anni prima, proprio pochi giorni prima di aver ricevuto la proposta di matrimonio e aver avviato una vita insieme. Ma cosa può cambiare Georgie dialogando con un Neal più giovane, quando ancora nutriva speranze sul loro futuro? Come può metterlo in guarda su ciò che succederà tra loro? Ma soprattutto… cosa vuole lei davvero? L’unica cosa che sa è che non vorrebbe vedere il suo matrimonio spegnersi lentamente fino ad arrivare a una totale apatia, tanto da pensare che il baratro in cui sono finiti sia irrecuperabile.
Ti chiamo sul fisso è un romanzo incentrato sulle seconde possibilità che fa immedesimare il lettore e lo fa interrogare sui propri errori del passato e sulle conseguenze sul presente e futuro. La scrittura è scorrevole, con dei tratti di ironia che lo rendono leggero e simpatico.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Un libro frizzante ma che porta a riflettere. Una storia d’amore che si è un po’ arenata e che ha bisogno di una spinta per rinascere. Ecco quindi un abbinamento brioso, dalle tinta rosa ma che non tralascia la struttura e l’imponenza.
Azienda: Contadi Castaldi
Vino: Rosè
Tipologia: Spumante
Vitigno: Chardonnay (65%) Pinot Nero (35%)
Temperatura di servizio: 6-8°
Vista: Colore rosa cristallo, molto luminoso, con un perlage fine e persistente.
Profumo: Chiare note di piccoli frutti di bosco, di petali di rosa fresca, sfumature di mela e di frutta tropicale.
Gusto: Strutturato, nitido e scattante, sapido e sensorialmente ritmato. Il finale è lungo e di buon equilibrio.
Abbinamenti: Antipasti di pesce o da tutto pasto.