Titolo: Operazione Sale e Pepe
Autore: Roberto Centazzo
Casa Editrice: TEA
Anno di edizione: 18 gennaio 2018
Pagine: 256
Prezzo: 14,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Se dal terzo libro di una serie ci si aspetterebbe un calo di stile, be’ questo non è il caso. Roberto Centazzo, con il terzo episodio della serie che vede coinvolta la Squadra Speciale Minestrina in Brodo, riesce a coinvolgere il lettore come la prima volta e a non lasciare inattese le aspettative. Anzi. I tre allegri vecchietti riescono a far sorridere sempre, con le loro avventure un po’ pensate e un po’ arrangiate, senza mai stancare. È un romanzo di grande qualità, dove la tecnica narrativa cerca di avvicinarsi alla gente, inserendo nella trama figure non esasperate o troppo marcate ma buoni e cattivi che possono essere facilmente riscontrati anche nella realtà di tutti i giorni. Il realismo, in questo romanzo, la fa da padrona con quel tocco di giallo, di suspance, senza dimenticarsi quell’ironia che ha caratterizzato anche i due romanzi precedenti e che lo rende ancora più stimolante per gli amanti del genere.
Ferruccio Pammattone detto Semolino, Eugenio Mignone detto Kukident e Luc Santoro detto Maalox, sono ex poliziotti ormai in pensione (già da qualche anno) ma il loro fiuto investigativo e la loro voglia di non abbandonarsi alla vecchiaia e a tutto ciò che essa comporta, li spinge sempre a inserirsi nelle indagini che, il giovane e inesperto vice-dirigente della Squadra Mobile della Polizia di Genova, non riesce a portare avanti così egregiamente come invece tutti si aspetterebbero, tanto che è proprio il questore in persona a richiedere il loro aiuto per non sfigurare con l’arma dei Carabinieri con la quale sono in perenne confronto agli occhi dell’opinione pubblica (e non solo).
Ora si devono occupare di una serie di furti e truffe ai danni di anziani. Quattro casi per la precisione: tre sono classici furti domestici: ragazzine che adescano anziani, donne che si fingono professioniste per intrufolarsi negli appartamenti mentre il quarto, un po’ più bizzarro, coinvolge furti di sandali svolti con modalità sempre simili, alla stessa ora del giorno e da parte dello stesso uomo. Ma c’è anche un altro caso che coinvolge direttamente Santoro ed è una truffa ai danni di una donna anziana, Amalia, che lui conosce bene e per il quale si sente anche responsabile. Santoro, non riuscendo ad aiutare in tempo Amalia, sente il rimorso prendere il sopravvento e si impegna a risolvere al più presto questa indagine per riscattare un ricordo d’infanzia lontano e una donna per la quale prova forte simpatia. Per risolvere il caso dovrà però fare affidamento sulle moderne tecnologie che nel frattempo si sono evolute e che Boero, consulente esterno ed esperto informatico ed elettronico, gli offre insieme al suo aiuto competente e decisivo per risolvere il caso.
Un trio, quello della Squadra Speciale Minestrina in brodo, caratterizzato dalla forte amicizia che li lega grazie alla professione passata ma anche dalla condizione attuale di pensionati alle prese con una routine che non appartiene loro e alle piccole “beghe” della vita che si trovano ad affrontare giornalmente.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Ecco un vino importante, diverso dai bianchi che accompagnavano i libri precedenti. Forse i tre arzilli vecchietti ne rimarranno un po’ delusi perché non potranno abbinarlo ai loro pranzi in riva al mare ma… un libro che si adatta a una struttura letteraria importante e a un romanzo scritto da una penna che migliora di anno in anno.
Azienda: Maixei
Vino: Barbadirame
Denominazione: Rossese di Dolceacqua DOC
Vitigno: Rossese di Ventimiglia 100%
Annata: 2015
Gradazione: 14%
Temperatura di servizio: 16-18°
Colore: Colore rosso rubino con riflessi granata.
Profumo: Al naso è caratterizzato da profumi di viola, rosa appassita, frutti di bosco e note d’evoluzione di liquirizia ed erbe aromatiche.
Gusto: Al palato è morbido, caldo, con elegante trama tannica e un retrogusto amarognolo.
Abbinamenti: Il Dolceacqua Superiore DOC “Barbadirame” di Maixei, a tavola accompagna ottimamente carni rosse e cacciagione, sia di pelo che di piuma.