Titolo: La teoria imperfetta dell’amore
Autore: Julie Buxbaum
Casa Editrice: DeAgostini
Anno di edizione: 4 settembre 2018
Pagine: 400
Prezzo: 14,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Un romanzo YA che conquista i cuori anche degli adulti. Delicato, emozionante, che appassiona fin dalle prime pagine e che tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
Kit è cambiata da quando suo padre è morto in un incidente d’auto e si sente una estranea perfino a scuola, con le sue migliori amiche e in un ambiente che era stata la sua comfort zone fino a poco tempo prima. Ma la vita ti trasforma e ti pone spesso davanti a degli ostacoli che ti cambieranno per sempre, senza alcuna possibilità di tornare indietro a quella spensieratezza che sembrava quasi data per scontata. Vuole solo chiudere fuori il mondo che prima le apparteneva ed estraniarsi da tutto quello che la circonda. Proprio per questo decide di abbandonare il tavolo in mensa a cui era solita sedersi per posizionarsi invece vicino a David, il ragazzo che tutti prendono in giro perché lo reputano strano e un po’ asociale.
Davide, in realtà, è affetto dalla sindrome di Asperger e non parla mai con nessuno ma ha una passione sfrenata per la scienza. Vive in un mondo suo, isolato da tutto ciò che lo circonda anche se cerca di seguire alla lettera i consigli della sorella che si appunta su un quaderno e che gli servono per tentare di integrarsi, anche se a fatica. Presto i suoi pranzi passati in solitudine diventano un lontano ricordo mentre la compagnia di Kit una presenza fissa, una sorta di appuntamento giornaliero che sembra essere apprezzato piano piano da entrambi, tanto da trasformarsi ben presto in una vera e propria amicizia.
Ognuno, a suo modo, migliorerà l’altro: David aiuta Kit ad affrontare quello che è successo e a vedere la vita da una nuova prospettiva, Kit, dalla sua, lo porterà ad affrontare se stesso e le altre persone che lo circondano e con le quali deve imparare a convivere. Ma quando la vita è troppo difficile per essere affrontata e le cose si complicano per davvero, il sentimento che li legherà inizia a traballare. Sarà sufficiente a farli sopravvivere accettando la verità e a ritrovarsi nonostante tutto?
Un romanzo magico, che affronta temi importanti come la complessità della vita e della morte con una penna che scorre veloce, leggera ed emozionante.
Abbinamento (Sommelier Antonio Freda)
Non solo un romanzo ma anche il mondo del vino può trasformarsi in un palcoscenico dove si può assistere ad incontri imprevedibili ma dai risultati strabilianti. Come questo vino trentino, prodotto dall’incrocio di due vitigni all’apparenza molto distanti tra di loro – uno autoctono e uno internazionale – ma che uniti riescono a trasmettere nuove e inaspettate emozioni.
Azienda: Maso Salengo
Vino: Rebo
Denominazione: Trentino DOC
Tipologia: Rosso
Vitigno: Rebo (incrocio di Merlot e Teroldego)
Annata: 2015
Gradazione alcolica: 13%
Temperatura di servizio: 18°
Vista: rosso rubino vivace con riflessi violacei
Profumo: delicate note erbacee amalgamate a uno spiccato sentore di lamponi.
Gusto: intenso al palato, con tannini poco invadenti e una piacevole freschezza.
Abbinamenti: risotto con porcini e mirtilli, tagliatelle al ragù di cinghiale.