Titolo: Dove il destino non muore
Autore: Elisabetta Cametti
Casa Editrice: Cairo
Anno di edizione: 8 novembre 2018
Pagine: 541
Prezzo: 18,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Elisabetta Cametti non si smentisce mai e si conferma essere ancora una volta la regina del thriller. Dopo aver lasciato i suoi fan in trepidante attesa, ecco che Katherine Sinclare torna a fare da protagonista al suo ultimo romanzo (il terzo capitolo della serie “K” iniziata nel 2013 con I guardiani della storia) in una storia incalzante e mozzafiato. L’adrenalina la fa da padrona dalla prima all’ultima pagina in una ambientazione diversa, questa volta: l’isola d’Elba, dove Katherine si ritrova a indagare sulla morte dello zio e sulla sua connessione a Napoleone Bonaparte. Infatti, Theodore Sinclaire, si è suicidato proprio in quella che era la residenza del grande politico e generale francese e che ora è sede dei Musei napoleonici per non essere catturato dagli uomini di una misteriosa organizzazione.
Katherine si reca quindi sull’isola accompagnata dalla sua fedele cagnolina Tremilla per scoprire cosa sia realmente successo. Una volta arrivata, viene però coinvolta in una serie di eventi che trovano la loro origine nel passato e che ruotano proprio attorno alla figura misteriosa di Napoleone e, in particolar modo, alla campagna d’Egitto intrapresa dal generale pur sapendo che ne sarebbe uscito sconfitto e che pone di fronte a importanti quesiti legati, in qualche modo, alla stele di Rosetta.
Viene così a trovarsi in una pericolosa lotta tra i fedeli di Napoleone, con l’obiettivo di custodire e proteggere i suoi tesori, e l’Ottava Coalizione che invece vuole appropriarsi proprio di quelle scoperte senza alcuna remora. Ad aiutarla in questa impresa c’è il poliziotto Guelfi e altri personaggi corredati da un alone di mistero che l’aiuteranno a seguire i vari indizi lasciatole dallo zio e che la porteranno a fare una scoperta che cambierà la storia. Solo una volta giusta a Torino, al Museo Egizio, Katherine potrà trovare l’ultimo tassello e arrivare così a risolvere il mistero legato alla Stele.
Ecco un romanzo veramente accattivante, scorrevole, originale e che lascia con il fiato sospeso fino all’ultima pagina scritto con una penna fluida, diretta e avvincente. I personaggi sono ben delineati e caratterizzati e ci si immerge nella storia senza difficoltà. Katherine si dimostra essere, ancora una volta, una donna energica, pragmatica, determinata ma anche estremamente empatica ed è impossibile non innamorarsene.
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Per questo libro abbiamo scelto un vino dolce ma corposo. Il dolce perché va a contrastare il lato più “duro” delle vicissitudini che capitano a Katherine. Un vino che fonda le sue radici proprio all’Isola d’Elba e che ne porta alta la bandiera. È infatti il vino simbolo dell’isola che racchiude tutta l’idea di tradizione dell’azienda. Il procedimento che porta all’Aleatico è molto lungo, da seguire con grande precisione. Prima le uve appassiscono sui graticci, sotto il sole di settembre, per circa 15 giorni, perdendo molto peso. La fermentazione dell’Aleatico dell’Elba di Acquabona è molto lunga e può durare fino alla primavera successiva, seguita poi da un lungo affinamento in botti. Un vino a rischio di estinzione che in questa bottiglia trova tutta la forza di farsi conoscere per le proprie grandi qualità. Quale miglior vino da abbinare a questo romanzo?
Azienda: Acquabona
Vino: Aleatico dell’Elba DOC
Denominazione: Aleatico dell’Elba DOC
Tipologia: Rosso dolce
Vitigni: aleatico 100%
Annata: 2011
Gradazione alcolica: 15%
Temperatura di servizio: 10-12°
Vista: Rosso rubino intenso
Profumo: Al naso è di grande complessità, un attacco sulla frutta matura, quasi confettura, per poi evolvere verso le spezie, cannella e chiodo di garofano, chiudendo su note minerali e caffè.
Gusto: In bocca è potente, molto morbido con sentori fruttati intensi. Lungo e molto caldo il finale tende più alla liquirizia.
Abbinamenti: Perfetto a fine pasto, per accompagnare dolci al cioccolato e pasticceria secca.