Titolo: Tutto quello che non mi aspettavo
Autore: Valentina Sagnibene
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 6 giugno 2018
Pagine: 352
Prezzo: 14,00 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Ecco un romanzo delicato, commovente, che non delude e che è capace di emozionare dalla prima all’ultima pagina.
Francesco è il protagonista di questo straordinario libro che è alle prese con quella che può essere definita “vita”. Neolaureato, insicuro e deluso dall’amore, lotta giornalmente con la ricerca di un lavoro ma senza grande successo. L’unica soddisfazione che ha l’ha ottenuta grazie al suo alter ego femminile con il quale scrive su un blog femminile e per il quale ha molte fan che lo seguono. Proprio grazie a questo suo inaspettato successo gli viene proposta una assunzione ma, quando le responsabili del sito scoprono che in realtà si tratta di un ragazzo, decidono comunque di dargli una possibilità ma non prima di entrare in competizione con le altre penne del blog. Solo chi riuscirà a scrivere la storia migliore, avrà il posto!
Matilde è una ragazza che all’apparenza risulta essere dal carattere forte e un po’ ostico. In realtà nasconde una fragilità portata dall’abbandono della madre e dalla recente morte del padre. Gli attacchi di panico sono una conseguenza tangibile che si porta dietro e con i quali è costretta a combattere giornalmente. Ma solo affrontando il passato potrà affrontare serenamente il futuro.
Quando Francesco incontra Matilde, capisce che, nonostante le loro diversità, il passato di lei può essergli da spunto per la storia che cerca e che può rappresentare anche un modo per aiutarla nella ricerca della madre. Un’avventura che riserverà ai due protagonisti… tutto ciò che non si aspettavano!
Una storia d’amore che racconta molto di più. Due protagonisti ben caratterizzati dal punto di vista emotivo, delle loro paure, insicurezze, dei loro sogni e aspettative. I loro punti di vista si alternano in un susseguirsi di voci narranti ben delineate. Francesco è un sognatore ma deve combattere con le frustrazioni della vita, mentre Matilde deve confrontarsi con un dolore profondo che la inibisce e la porta a chiudersi a riccio. L’incontro tra i due permetterà loro di scontrarsi e incontrarsi per instaurare poi un rapporto che li porterà a crescere entrambi e abbattere definitivamente quelle barriere che li tengono imprigionati e che darà loro la possibilità di salvarsi.
Stava facendo la cosa giusta? Di una cosa era certo: amare una persona significa proteggerla. Ed era esattamente ciò che avrebbe tentato di fare anche se il prezzo da pagare sarebbe stato maledettamente alto.
Abbinamento (Sommelier Antonio Freda)
Tutto quello che non mi aspettavo di bere durante le feste natalizie… tra Champagne e altri spumanti rinomati e già conosciuti, ecco la sorpresa del cenone dell’ultimo dell’anno, subito meritevole di un abbinamento. Perché nella regione tedesca della Mosella, il riesling riesce ad emozionare anche con le bollicine!
Azienda: Selbach Oster
Vino: Riesling Brut
Tipologia: Spumante Metodo Classico
Vitigno: Riesling
Annata: 2014
Grado alcolico: 12%
Temperatura di servizio: 8°
Vista: grande luminosità, riflessi dorati e un’infinità di bollicine.
Olfatto: profumo intenso e gradevole con spiccati sentori di lime, mela verde, frutti tropicali e aromi di pasticceria.
Gusto: in bocca il perfetto equilibro tra acidità e morbidezza rendono questo vino sensuale e delicatissimo, da non rendersi conto di aver già finito il bicchiere!
Abbinamenti: sarebbe potuto essere perfetto per aprire il cenone a base di pesce, ma è finito ancora prima di sedersi a tavola…