Titolo: La stanza della tessitrice
Autore: Cristina Caboni
Casa Editrice: Garzanti
Anno di edizione: 18 ottobre 2018
Pagine: 304
Prezzo: 18,60 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Camilla decide di iniziare una nuova vita e per farlo si è trasferita a Bellagio dove può realizzare abiti che sono ben più di semplice tessuto da indossare. Il suo dono è proprio quello di ridare vita ai capi considerati ormai vecchi e nei quali trasmette tutto il suo amore per i tessuti e gli abiti che crea e che sono in grado di cogliere le emozioni, i sogni e i desideri delle clienti. Un giorno però è costretta ad abbandonare questa sua passione per tornare a Milano da Marianne, la donna che l’ha cresciuta come una madre dopo la morte dei genitori. Il cruccio di Marianne è quello di non aver tenuto fede alla promessa fatta alla madre Caterina in punto di morte e di ritrovare la sorella Adele. L’unico modo per ritrovare la sorella che non ha mai conosciuto è quella di seguire l’indizio ritrovato nelle cuciture interne di un vestito: un sacchetto che custodisce una frase di augurio per una vita felice. Questo dettaglio la riporta alla leggenda che narra di Maribelle, una stilista che durante la seconda guerra mondiale era soprannominata la “Tessitrice di sogni” in quanto era solita nascondere nei suoi capi i desideri e le speranze delle donne che li portavano. Ma che legame c’è tra Maribelle e Caterina? Parigi è la risposta, il luogo da dove partire per ritrovare la sorella, anche se ciò significa scavare dentro se stessa in un vero e proprio viaggio attraverso le storie che legano queste donne.
“La vita è come una catena composta da tante maglie, a una se ne collega un’altra, e così via. E se credi di interromperla, quella catena, restando a guardare, sei solo un illuso. Perché anche quello avrà una conseguenza. Ogni azione ha una causa, ogni azione ha una conseguenza.”
Questo è un romanzo emozionante, che entra a gamba tesa nel mondo della tessitura diventandone il filo conduttore che lega i destini di tutte le donne protagoniste, riuscendo a mescolare presente e passato in una trama fitta.
Le protagoniste sono ben tratteggiate, con la loro femminilità, voglia di indipendenza e modernità, la narrazione risulta avvolgente ed emozionante ricca di patos.
Abbinamento (Sommelier Antonio Freda)
Una descrizione spesso utilizzata dai sommelier per descrivere favorevolmente un vino è quella di essere caratterizzato da una piacevole “tessitura” o “trama”, in particolare per evidenziare nei vini rossi il bilanciamento tra i tannini e le altri componenti che ne determinano il gusto.
Il vino proposto, seppure ancora giovane, riesce già a rendere merito al lavoro di “tessitura” del suo produttore.
Azienda: Capezzana
Vino: Trefiano
Tipologia: rosso
Denominazione: Carmignano Riserva DOCG
Vitigni: 70-80% Sangiovese, 10-20% Cabernet Sauvignon, 10% Ciliegiolo
Anno: 2015
Grado alcolico: 14%
Temperatura di servizio: 18°
Vista: rosso rubino intenso con riflessi granati.
Profumo: intenso ed elegante, con note di viola, piccoli frutti rossi, spezie dolci e liquirizia.
Gusto: avvolgente e persistente
Abbinamenti: carne rossa alla brace.