Titolo: La stanza delle farfalle
Autore: Lucinda Riley
Casa Editrice: Giunti
Anno di edizione: 11 giugno 2019
Pagine: 608
Prezzo: 17,90 euro
Autore della recensione: Silvia Menini
Posy non è lontana dal compiere 70 anni. Un importante traguardo e, in tutti questi anni, non ha mai rinunciato a vivere a Admiral House, la casa dove, del resto, ha passato la sua infanzia a caccia di farfalle e dove ha anche cresciuto i suoi figli Sam e Nick. Una casa piena di ricordi che però è ormai bisognosa di attenzioni e manutenzione che Posy, con il suo impiego part time alla galleria d’arte, non può certamente permettersi. Sebbene sia una scelta dolorosa da affrontare è anche l’unica sensata da prendere e decide così di vendere la casa spinta dalla volontà di cavarsela da sola. Sarà proprio a seguito di questa sua decisione coraggiosa che il passato torna a bussare a quella porta nelle vesti di Freddie, quello che ha rappresentato per lei il grande amore che avrebbe voluto sposare cinquant’anni prima e che era invece scomparso senza nemmeno una spiegazione. Ora è deciso a far parte della sua vita.
Dall’altro lato il figlio Sam vuole rilevare Admiral House mentre Nick, dopo aver passato gli ultimi anni in Australia, torna a vivere in Inghilterra. Ma i segreti, sospesi fino a quel momento nel tempo e custoditi in quella dimora vengono a galla e solo l’amore potrà perdonarli anche se sconvolgenti e Posy dovrà prendere una difficile decisione.
La nota caratteristica di Lucinda Riley è presente anche in questo straordinario romanzo con il classico sdoppiamento sul piano temporale che permette al lettore di viaggiare dal presente a un passato ambientato durante la seconda guerra mondiale. Anche questa volta il lettore viene catapultato nella fitta trama che è in grado di catturare l’attenzione e permette di immedesimarsi con una facilità disarmante. La penna della Riley è delicata ma lascia una impronta forte ed è impossibile non innamorarsene.
Un libro incantevole, coinvolgente che non lascerà delusi.
Abbinamento (Sommelier Antonio Freda)
Un viaggio all’indietro di cinquant’anni anni, che nel libro di Lucinda riaccende i riflettori su un antico amore, nella memoria collettiva riporta all’impresa del primo passo dell’uomo sul suolo lunare. Emozioni diverse (una più intima, l’altra collettiva) ma intense allo stesso livello: e proprio perché si tratta di emozioni, entrambe non si dissolvono nel tempo e questo vino può sicuramente aiutarci a riviverle con maggior piacere (non solo per il nome che porta!).
Azienda: Conti Zecca
Vino: Luna
Denominazione: Bianco del Salento IGT
Vitigni: 50% Malvasia Bianca, 50% Chardonnay
Annata: 2017
Grado alcolico: 13%
Temperatura di servizio: 12°
Vista: colore dorato e luminoso, come la luna piena in un cielo limpido …
Profumo: note di ananas e mango avvolte da un leggero soffio di vaniglia.
Gusto: sapore intenso, con la morbidezza lascia il posto a un finale sapido e piacevole.
Abbinamenti: linguine all’astice o allo scoglio.