Ecco un romanzo toccante, che arriva al cuore del lettore e lo conquista fin dalle prime pagine, avvolgendolo in una coperta di emozioni.
Mia ha trentacinque anni e vive a Stoccarda con Alessio, un architetto famoso determinato e che gira di luogo in luogo ottenendo sempre ciò che vuole. Questa sua personalità tende però a offuscare e prevaricare su quella di Mia che invece non ha un lavoro e ormai trascorre le sue giornate nel Nido, una casa che Alessio ha costruito per lei a Stoccarda dove lei lo ha seguito lasciando la sua vita.
La sensazione però che si ha una volta immedesimati nella realtà che Mia vive è quella di una nota storta, confermata proprio dall’appellativo con cui la madre di Mia chiama questa sua dimora: “la cella”.
Un giorno però Mia scappa da Stoccarda per tornare nella casa di famiglia, raccontando ad Alessio che la madre ha avuto un incidente mentre, in realtà, ha scoperto che proprio lo stesso Alessio le ha nascosto una verità che l’ha sconvolta e che ora deve capire come gestire o… ignorare, scegliendo la via al momento più semplice. Tornare dalla madre Vittoria però non è una scelta facile in quanto quest’ultima vive in uno stato depressivo dalla morte del figlio di cui incolpa Mia. Per fortuna che a darle conforto all’arrivo c’è la vecchia tata Efra con cui ha un rapporto ancora speciale e che rappresenta per lei un faro di luce.
Arrivata nella vecchia casa di famiglia sul lago di Garda, ritrova anche una sua conoscenza adolescenziale, Luca, con il quale c’è ancora qualcosa in sospeso. Anche lui, così come Mia, sta convivendo con un senso di colpa che lo lacera giorno dopo giorno e che è destinato a venire a galla.
Ma sarà proprio su quelle colline che Mia riuscirà a trovare, dopo molto tempo, un senso di pace e armonia che ormai non le apparteneva più.
Il nido delle cicale è un romanzo intenso, struggente che trasmette speranza ed emozioni forti e che parla di cambiamento, di amore per se stessi e di accettazione del passato e di quello che non si può controllare né, tantomeno cambiare.
Con la sua scrittura delicata ma incalzante, Anna Martellato trascina il lettore in una storia di rinascita e di un amore che non conosce né tempo né ostacoli.
«Riusciremo mai a lasciarci alle spalle tutto questo, Mia?»
«Non lo so.»
«Almeno dovremmo provarci.»
«Come fanno le cicale?»
«Come fanno le cicale.»
Abbinamento (Sommelier Silvia Menini)
Per questo incredibile romanzo ecco un vino caldo e avvolgente, proprio come quella sensazione che viene a galla fin dalle prime pagine.
È un rosso che conquista sin dalla vista, con quel suo rubino intenso caratterizzato da sfumature porpora, per poi seduti con il suo elegante bouquet, e infine avvolgerti con un gusto morbido e caldo.
Azienda: Coppi
Vino: “Senatore”
Denominazione: Gioia del Colle Primitivo DOC
Tipologia: Rosso
Vitigno: Primitivo 100%
Annata: 2015
Gradazione alcolica: 13,5%
Temperatura di servizio: 16-18°
Vista: Rosso rubino intenso, con sfumature violacee alla vista.
Olfatto: Preciso e puntuale il bouquet olfattivo, caratterizzato da ricordi di frutta a polpa rossa e da sentori lievemente speziati.
Gusto: Il palato risulta essere caldo, morbido, di buon corpo, giustamente tannico e di buona persistenza. Gradevolmente sapido il finale.
Abbinamenti: Da bere anche a tutto pasto con le preparazioni della cucina di terra, è ottimo per accompagnare le melanzane ripiene con carne di vitello.